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Sorgenti dello Spirito

Selezione da "The Social Mission of Waldorf Education" e "Wellsprings of the Spirit" di Gary Lamb



Capitolo V
Amministrazione indipendente

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Se si vuole separare completamente l'educazione dal controllo e dall'amministrazione del Governo è necessario anche un nuovo approccio all'amministrazione dell'educazione e della sfera della vita spirituale-culturale nel suo insieme. Secondo i principi della triarticolazione sociale, ognuna delle sfere, o settori, fondamentali della vita sociale – spirituale-culturale, politica ed economica – deve sviluppare la sua propria amministrazione, in armonia con la sua natura, i suoi scopi e le sue dinamiche. L'amministrazione della scuola, nella maniera in cui Steiner la concepì, dev'essere pensata in senso lato, a partire dalle singole scuole come istituzioni culturali primarie ed estendendosi poi al di là di esse fino ad includere l'intero sistema educativo e la vita spirituale-culturale. E' essenziale che un tale approccio all'amministrazione sia un riflesso ed un'estensione di ciò che emerge nella classe atraverso gli insegnanti, e non di ciò che emerge dagli interessi politici ed economici di coloro che sono al di fuori del campo dell'educazione.

Il movimento per la triarticolazione dell'organismo sociale si batte per la completa separazione del sistema educativo dal governo e dall'industria. Il posto e la funzione degli educatori all'interno della società dovrebbe dipendere unicamente dall'autorità di coloro che sono direttamente impegnati in questa attività. L'amministrazione delle istituzioni educative, l'organizzazione dei corsi di istruzione e i loro obiettivi dovrebbero essere interamente nelle mani di quelle persone che sono in prima persona simultaneamente o insegnanti o produttivamente impegnati nella vita culturale. In ognuno di questi casi, queste persone dovrebbero dividere il loro tempo tra l'effettivo insegnamento (o qualche altra forma di produttività culturale) e il controllo amministrativo del sistema educativo. Sarà allora evidente a chiunque sia in grado di giudicare con obiettività la vita culturale che la particolare vitalità ed energia dell'anima necessarie per organizzare e dirigere delle istituzioni educative accorrono solo in coloro che sono attivamenete impegnati nell'insegnamento o in qualche sorta di creatività culturale[1].

Se considerate a fondo tutto quello che vi ho detto, non troverete più strano che coloro che si immergono più profondamente nello spirito che soggiace quest'arte dell'educazione, reputino assolutamente essenziale collocarsi fermamente nell'ambito di una vita spirituale libera. Poichè l'educazione è diventata dipendente dallo Stato da una parte e dalla sfera economica dall'altra, c'è una tendenza a farla diventare astratta e programmatica. Coloro che credono nello stile di vita antroposofico devono insistere per una vita culturale-spirituale libera e indipendente.

Una delle richieste che dev'essere fatta per la vita spirituale – qualcosa che non è per niente utopico e che potrebbe avere inizio in qualsiasi momento – è che a coloro che sono attivamente impegnati nella vita spirituale (e questo significa, soprattutto, coloro che sono impegnati nel suo dominio pubblico più importante, cioè, l'educazione) dovrebbero essere anche affidate le questioni amministrative, e questo in senso lato e onnicomprensivo.

Il numero di ore passate in classe – più le ore spese per altri impegni educativi- dovrebbero consentire agli insegnanti tempo sufficiente per incontri regolari, sia in gruppi piccoli che più grandi, per gestire le questioni amministrative. Tuttavia, solo insegnanti che effettivamente praticano– non ex insegnanti, che ora hanno una posizione nello stato o insegnanti in pensione – dovrebbero essere chiamati a prendersi cura di questo aspetto dell'educazione. Poiché ciò che dev'essere amministrato in ogni singola scuola – come in ogni istituzione appartenente alla vita spirituale-culturale – dovrebbe essere la semplice continuazione di ciò che è stato insegnato, di quello che forma il contenuto di ogni parola detta e di ogni compito svolto nella classe. Le regole e le regolamentazioni non devono venire imposte dall'esterno della scuola. Nella vita spirituale, l'autonomia, l'autogestione, è essenziale.

Sono ben consapevole che le persone che amano farsi dei concetti logici, preconfezionati, così come altri che un po' superficialmente, preferiscono una prospettiva più storica, si opporranno immediatamente a queste idee. Ma per riconoscere la necessità di rendere la vita spirituale-culturale un arto libero e indipendente dell'organismo sociale, bisogna veramente conoscere la sua natura intrinseca.[2]

[L'organismo] tripartito si batte per realizzare una vita indipendente del pensiero, specialmente in (•) tutto ciò che riguarda l'educazione e il modo di impartire istruzione e cioè, lo Stato non dovrebbe più determinare le materie e la maniera di insegnare. Solo coloro che davvero sono insegnanti, impegnati in pratica nell'educazione, dovrebbero essere i suoi amministratori. Il singolo [insegnante] ha solamente bisogno di passare tanto tempo insegnando quanto il tempo libero che avrà per collaborare nel lavoro educativo nel suo insieme e nella sfera della vita spirituale e culturale.[3]

Parlando del significato della prima scuola Waldorf a Stoccarda, in Germania, Steiner affermò che questa scuola non sarebbe dovuta servire semplicemente come modello per altre scuole "alternative" tenute al guinzaglio dallo Stato, ma che si sarebbero dovute fondare molte di queste scuole indipendenti a modo loro e alla fine tutte le scuole si sarebbero dovute permeare di quello stesso spirito che vive nella scuola Waldorf.

Steiner dipinse così lo spirito della scuola Waldorf: l'arte dell'insegnamento si basa sulla conoscenza dell'anima umana che vive e scaturisce verso l'esterno dalla personalità del singolo maestro. Questa personalità dev'essere libera di potersi esprimere creativamente attraverso l'insegnamento. A sua volta, questa libertà è possibile solo se gli insegnanti attivi si prendono la completa responsabilità di amministrare l'educazione. E' nella vita amministrativa della scuola che "lo spirito che si forma dall'attitudine di tutti i maestri uniti in una comunità educativa" fiorisce pienamente. Una simile comunità è possibile solo se la libertà permea l'intera scuola e se tutte le scuole sono parte di una vita spirituale-culturale indipendente all'interno dell'organismo sociale tripartito.

Emil Molt ha creato un'organizzazione all'interno della scuola Waldorf che corrisponde alle attuali istanze sociali. La scuola è una scuola elementare per i bambini dei dipendenti della fabbrica Waldorf-Astoria. Bambini di diverse classi sociali siedono gli uni accanto agli altri, preservando pienamente il carattere di una scuola elementare unita. Questo è tutto ciò che si può fare inizialmente. In un senso più lato, la scuola può risolvere un importante problema sociale del futuro solo se la società integra le scuole in modo che lo spirito della scuola Waldorf possa permearle quanto più possibile, compatibilmente alla situazione attuale.

La precedente descrizione mostra come dobbiamo costruire tutta l'arte pedagogica sulla conoscenza dell'anima che è strettamente legata alla personalità del maestro. Questa personalità deve potersi esprimere liberamente nella creatività pedagogica. Questo, tuttavia, è possibile solo se l'intera amministrazione del sistema scolastico è autonoma, se isnegnanti che praticano la professione si interfacciano per le questioni amministrative solo con altri insegnanti praticanti. Un educatore che non insegni effettivamente sarebbe fuori luogo nell'amministrazione della scuola quanto una persona priva di creatività lo sarebbe nel dare direttive ad artisti creativi. La natura dell'arte pedagogica richiede che il corpo insegnanti divida il suo tempo tra l'insegnamento e l'amministrazione della scuola. Lo spirito che si forma dall'attitudine di tutti i maestri uniti in una comunità educativa si realizza allora in pieno nell'amministrazione. In questa comunità, solo ciò che proviene dal riconoscimento, dalla comprensione dell'anima, avrà valore.

Una tale comunità è possibile solo in un Organismo Sociale Tripartito, che ha una vita culturale libera insieme ad uno Stato democraticamente orientato e ad una vita economica indipendente. Una vita culturale che riceve le sue direttive dalla burocrazia politica o dalle forze della vita economica non può prendersi cura di una scuola il cui impulso deriva unicamente dal corpo insegnanti. Peraltro, una scuola libera preparerà le persone per la vita, persone che sono in grado di lavorare al massimo delle loro capacità nella politica e nell'industria, poichè queste capacità sono state pienamente sviluppate.[4]

Lo spirito della scuola Waldorf non può essere colto semplicemente visitandola; può essere colto solo conoscendo l'antroposofia, la scienza dello spirito antroposofica, che vive in ogni maestro, in ogni lezione e nei bambini. Abbiamo sperimentato ciò che, come spirito antroposofico, è entrato in questa scuola Waldorf. Ma non vogliamo fondare una serie di scuole alternative sul modello della scuola Waldorf. Ci auguriamo invece che, su scala internazionale, si risvegli l'idea che la vecchia tradizione, che vuole erigere la vita dell'educazione sulla base dello Stato, deve essere combattuta. Dobbiamo fortemente impegnarci per fare in modo che una libera vita spirituale possa creare le sue sue libere scuole, pienamente legittimate. Non vogliamo erigere delle scuole alternative per grazia dello Stato. Non dobbiamo essere d'accordo con questo.[5]

Questo è qualcosa che pensavo di poter pienamente affermare in tutte le mie conferenze prima dell'apertura della [prima] scuola [Waldorf] e all'apertura stessa, e cioè che la scuola Waldorf adempirà veramente la sua missione se altre scuole come questa verranno presto fondate. Con una sola scuola, ovviamente, non possiamo fornire niente più che un modello ed un esempio pedagogico e metodologico. Credo di potervelo dire a ragione. Saremo in grado di produrre un modello ed un esempio di questo tipo, ma ai nostri tempi questo può solo essere un inizio. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è di portare quello spirito di cui abbiamo parlato nell'intero sistema educativo nel senso dell'organismo sociale tripartito. Questa triarticolazione necessita di una vita culturale veramente libera per quanto riguarda l'educazione. Lo spirito di cui abbiamo parlato può essere raggiunto solo attraverso la diffusione più ampia possibile dell'idea della scuola Waldorf.[6]

Steiner sostenne che nessuno che si trovi al di fuori del campo dell'educazione dovrebbe interferire nelle attività di coloro che insegnano o amministrano la scuola. Perciò, la richiesta di un sistema educativo indipendente necessita dell'eliminazione delle ispezioni statali alle scuole per quanto riguarda i professori, la pedagogia e perfino l'amministrazione. Nella misura in cui sono richieste delle linee guida generali per l'educazione, obiettivi, criteri ed accordi, questi dovrebbero emergere dal settore educativo, in particolare dagli insegnanti attivi in un settore culturale indipendente.

L'influenza del corpo insegnanti sulla legislazione dell'educazione sarà certamente molto maggiore quando gli insegnanti stessi creeranno le leggi che riguardano l'educazione in un settore culturale autogestito dell'Organismo Sociale Tripartito.

C'è un lento movimento verso ciò che solo l'impulso dell'Organismo Sociale Tripartito ha il coraggio di voler veramente impiantare nel mondo esterno. Le persone illuminate riconoscono la necessità di ciò che l'Organismo Sociale Triartito vuole. Ma l'aria stantia della vita pubblica contemporanea comprime il respiro spirituale delle persone di oggi. Non portano mai a compimento i loro pensieri perchè i preconcetti saldano tutto insieme nello Stato unificato.[7]

C'è un'altra cosa che oggi viene normalmente considerata indispensabile, qualcosa che ha una grande importanza soprattutto per le classi più basse di una scuola – la cosiddetta ispezione governativa della scuola. Non vi può essere niente di più disastroso per il buon sviluppo della vita dello spirito di questa ispezione ufficiale o semi-ufficiale. Per la vita dello spirito quello di cui c'è bisogno nelle questioni scolastiche – e chiunque osservi a fondo le cose lo può vedere – quello che occorre per far davvero fiorire il progresso, richiede la continua attenzione che viene dalla natura vivente dell'istruzione stessa. Questa non può e non dovrebbe mai essere valutata da un'ispezione esterna alla scuola. Finché rimane in carica, non si dovrebbe mai interferire con i metodi o qualcosa di tale genere, di colui a cui, con tutte le necessarie precauzioni, sia stata affidata l'amministrazione della vita dello spirito. E' qualcosa che molte persone ancora non capiscono, e la mancanza di comprensione di questo è allo stesso tempo mancanza di comprensione di una delle condizioni essenziali di tutta la vita che può portare maturità allo spirito umano. Da ciò capite quanto profondamente dobbiamo lavorare su ciò che la gente al giorno d'oggi prende come un dato naturale – e che addirittura chiede di avere in forma ancora maggiore. Perchè c'è a mala pena il programma di un partito che non insista sull'ispezione ufficiale o semi-ufficiale delle scuole. Questo non significa cercare la colpa di uno o dell'altro, persona o parte che sia, ma semplicemnte sottolineare qual è il risultato dell'errata direzione gradualmente presa dalla vita dello spirito.[8]

Attraverso questi passaggi il lettore si sarà potuto fare un'idea di come viveva nella mente di Rudolf Steiner la connessione vivente tra antroposofia, pedagogia steineriana, arte dell'amministrazione e organismo sociale tripartito.


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Note:

[1] Rudolf Steiner, "The Renewal of the Social Organism", dal saggio "The Threefold Social Order and Educational Freedom" Spring Valley, NY: Anthroposophic Press, 1985, p. 75.

[2] Rudolf Steiner, "Waldorf Education and Anthroposophy". Vol. 1, Hudson, NY: Anthroposophic Press, 1995, pp. 51-52.

[3] Rudolf Steiner, "Avvenire sociale" (OO332a). Conferenze pubbliche tenute a Zurigo dal 24 al 30 ottobre 1919. Pubblicate in italiano con il titolo Cultura, politica, economia

[4] Rudolf Steiner, "The Spirit of the Waldorf School". Hudson, NY: Anthroposophic Press, 1995, pp. 168-169.

[5] Helmut Von Kügelgen, "How Important Is It that Schools Be Independent Today?", Philmont, NY: The Threefold Review, Inverno 1989, p. 6. Citazioni da una conferenza di Rudolf Steiner tenuta ad Amsterdam il 28 febbraio 1921.

[6] Rudolf Steiner. "Rudolf Steiner in the Waldorf School", Hudson, NY: Anthroposophic Press, 1996, pp. 93–94. Da un discorso fatto durante il primo incontro ufficiale ai membri della Associazione delle Scuole Independenti Waldorf a Stoccarda, il 17 luglio 1921 (OO205).

[7] Rudolf Steiner. "The Spirit of the Waldorf School", Hudson, NY: Anthroposophic Press, 1995, p. 26. Dalla conferenza "The Intent of the Waldorf School" tenuta a Stoccarda nel 1919.

[8] Rudolf Steiner. "Risposte della scienza dello spirito a problemi sociali e pedagogici", Tre conferenze tenute a Stoccarda, 11 e 18 maggio, 1 giugno 1919 (OO192).