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 Bibliografia 

 

Breve glossario della Tripartizione



«L'Antroposofia è un percorso di conoscenza, che guida lo spirito nell'uomo verso lo spirito dell'universo. Nasce negli individui come un bisogno del cuore e del sentimento e trova giustificazione in quanto tentativo di soddisfare un'esigenza interiore. Può essere compresa solo da coloro che vi trovano quello che loro stessi sentono il bisogno di scoprire. Per cui, antroposofi sono quelli che sentono un bisogno essenziale di vita, certi interrogativi sulla natura umana e sull'universo, proprio come uno sente la fame e la sete.»   [1]
Le associazioni rappresentano nell'organismo sociale tripartito il modo con cui ricollegare il processo tra domanda ed offerta che oggi risulta interrotto o meglio, gestito in modo approssimativo avendo per base il solo criterio di massimizzazione del profitto. Come conseguenza dell'instaurarsi delle associazioni si ha la cessazione delle ingerenze economiche in ambito politico in quanto i rapporti tra sfera economica e sfera giuridica devono essere intesi come tra stati sovrani (lo Stato politico non avrà più competenze in ambito economico). Le associazioni sono anche responsabili della generazione del giusto prezzo delle merci.
Neologismo coniato dal premio Nobel per la pace Muhammad Yunus. In termini generali, esso indica un nuovo tipo di impresa nella quale i profitti non vengono assorbiti dall'imprenditore che ne è il proprietario o dagli azionisti, ma, una volta coperti tutti i costi (finanziamento iniziale del o degli sponsor, ricerca e sviluppo, etc.), questi vengono utilizzati per finanziare progetti con finalità sociali o altre imprese sociali.
«[è] l'ambito in cui si esplicano le facoltà dell'uomo [...]; esse risiedono nei suoi talenti, in ciò che egli può apprendere grazie a questi talenti, che rappresentano senza dubbio un aspetto individuale e che si sviluppanpo tanto maggiormente quanto più la singola individualità umana ha la possibilità di farsi valere nella vita sociale . [...] lo sviluppo di questo ambito dipende senz'altro dalle singole individualità degli uomini, sia che si tratti dell'abilità fisica del lavoro manuale che della più alta esteriorizzazione e manifestazione della forza creatrice.»   [2]
«[..] in esso l'individuo non si trova per sviluppare le capacità che ha portato con sè attraverso la nascita, nè egli può qui unirsi agli altri per adeguare e completare con loro il suo giudizio economico creando così un giudizio collettivo che sia valido nella pratica per la valutazione della vita economica; questo è l'ambito in cui egli si trova di fronte all'uomo in senso puramente umano, cioè nel senso di un rapporto da uomo a uomo. Questo rapporto comprende tutte le relazioni nelle quali il singolo essere umano si trova con immeditaezza di fronte ad un altro uomo, non come persona che si occupa di economia, ma come uomo, appunto. Qui l'uomo non ha a che fare con le qualità innate o acquisite per mezzo dell'educazione ma con quanto gli è lecito fare all'interno dell'organismo sociale, e per cui può avere doveri e diritti, con il ruolo che egli assume appunto all'interno dell'organismo sociale per il fatto di trovarsi come uomo di fronte all'altro uomo in senso puramente umano, a prescindere dalle sue capacità e dalla sua posizione economica.»   [3]
 Economia associativa 
Economia basata sulle associazioni.
 [la] Fondamentale legge sociale 
"La salute di una comunità di uomini che lavorano insieme è tanto maggiore quanto meno il singolo ritiene per sé i ricavi delle sue prestazioni, vale a dire quanto più di tali ricavi egli dà ai suoi collaboratori, e quanto più i suoi bisogni non vengono soddisfatti dalle sue prestazioni, ma da quelle degli altri. Tutte le istituzioni entro una comunità di uomini che contraddicono questa legge, alla lunga producono in qualche modo miseria e dolore. [...] Il punto è cioè che siano due cose del tutto distinte il lavorare per i propri simili e il conseguire determinate entrate."
Rudolf Steiner: Scienza dello spirito e problema sociale (OO 34), pag. 230 segg. (Lucifer Gnosis, 1905/06)
Dopo la caduta del muro di Berlino e dei sistemi totalitari dell'est Europa, la concezione neoliberista del mondo non ha trovato più ostacoli alla sua espansione planetaria. Ipercompetitività, sfruttamento senza limiti delle risorse naturali, sradicamento di culture incentrate ancora su valori spirituali a favore di più "moderne" visioni veicolanti il più crasso materialismo ed edonismo, sono solo alcuni dei lati oscuri dello "sviluppo" che un nuovo ordine mondiale avente per strumenti una serie di istituzioni sovranazionali promuovono presso Paesi e culture non ancora contaminati dall'ossessione economico-finanziaria occidentale. Cosi deformata da potenti elite, la globalizzazione diventa uno strumento di mera prevaricazione, sfruttamento economico ed appiattimento culturale da parte delle nazioni più ricche a discapito di quelle più povere. In realtà, le condizioni introdotte dalla globalizzazione devono essere intese come una opportunità per il genere umano di creare una vera cultura fatta di rispetto, comprensione, fraternità e cooperazione.
In un organismo sociale sano, la moneta deve essere considerata come un assegno in conto merci. Non può essere aumentata artificiosamente, non può dar origine a speculazioni, non consente la crescita o anche il solo mantenimento di rendite improduttive, perde il proprio valore nel tempo come se fosse una merce reale. Rappresenta lo strumento di misurazione del valore delle merci.
 Organismo sociale 
La società umana nella sua interezza. L'espressione enfatizza la peculiare natura di essere vivente del complesso delle sue parti articolate.
"Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa." Rudolf Steiner.
Gli oggetti che costituiscono la proprietà privata - terreni, mezzi di produzione, capitali - vengono acceduti da individui dotati delle necessarie capacità i quali li adoperano per il tempo necessario per arrecare vantaggio alla collettività prima di restituirli alla comunità o di trasferirli ai loro successori. L'eredità odierna basata su vincoli di sangue si trasforma in una eredità "spirituale", la proprietà si trasferisce, per essere gestita al meglio, a chi ha le necessarie capacità spirituali. Da qui deriva una riformulazione del concetto di proprietà privata in termini del tutto nuovi ed è quindi più corretto parlare di una «proprietà d'uso» anzichè di proprietà privata nel senso usuale del termine.
Nella Tripartizione, il diritto esclusivo di disporre di mezzi di produzione, di terreni o di capitale è una sorta di "testimone" che la collettività pone nelle mani degli individui più qualificati. Essi utilizzano tali risorse per il bene comune, quindi le passano ad altre persone altrettanto qualificate oppure le restituiscono alla società. In questo modo l'organismo sociale beneficia della più ampia valorizzazione delle risorse disponibili per merito delle capacità individuali senza venir danneggiato da coloro che, pur possedendo, sono socialmente improduttivi o inadatti.
«Il reddito di cittadinanza, chiamato anche reddito sociale garantito, reddito universale e reddito minimo di esistenza, è una forma di sostegno economico che fa parte di una particolare visione politico-economica che ha avuto alterne fortune in diversi sistemi statali. Viene definito come l'erogazione di un reddito di valore unico nei confronti di tutti i cittadini di un paese, indipendentemente dal loro reddito da lavoro, patrimonio o status professionale. L'erogazione di tale reddito è finalizzata a consentire a ciascuno di soddisfare i propri bisogni di base (quali mangiare, avere una casa, vestirsi ed acquisire determinati beni culturali di base) e permettere così agli individui di essere liberi di gestire la propria vita come vogliono.»[4]
Nell'ambito della Tripartizione, viene chiaramente definita la necessità di separare il lavoro umano dal reddito; esistono tuttavia posizioni diverse in merito alle modalità della sua implementazione (il link presente sul titolo della voce rimanda ad un orientamento in proposito).
E' fondamentale, per garantire condizioni sane all'organismo sociale, far uscire la scuola e l'insegnamento dall'orbita statale. Questo NON significa che la scuola diventerà meno accessibile di quanto non lo sia oggi - semmai lo sarà di più -. E' compito dell'organismo economico trovare le risorse per soddisfare questa esigenza fondamentale della vita umana.
Con tale termine ci si riferisce alle istituzioni culturali, ai media, alle confessioni religiose, alle fondazioni, al mondo della scuola e dell'insegnamento, ma anche agli intellettuali, agli artisti, ai filosofi; in generale esso comprende uomini e istituzioni che si occupano della difesa e del concepimento di valori e che non sono coinvolti nell'ambito economico o statale. è nella sfera della società civile che sono nati gli impulsi che nel corso degli ultimi decenni hanno contribuito in modo rilevante alla caduta del Muro di Berlino, alla caduta dei regimi totalitari nell'Europa dell'Est e in Sud America. Attraverso gli eventi della cosiddetta "battaglia di Seattle" del 1999, nella societa civile (o almeno in una parte di essa) si è andata sviluppando la consapevolezza di non esser solamente una rete organizzata e integrata di associazioni, quanto l'espressione di un arto fondamentale dell'organismo sociale.

Tale termine viene a volte utilizzato come sinonimo della sfera culturale o intellettuale.
 Triarticolazione 
I termini "Triarticolazione" e "Tripartizione" sono sinonimi. Si è preferita la secondo accezione per le ragioni esposte qui.




  1. ^ Rudolf Steiner - "Pensieri Principali di Antroposofia" 1904 
  2. ^ Rudolf Steiner - "Il problema cardinale della vita economica" Ed. Arcobaleno - 1985 pag. 18
  3. ^ Ibid. pag. 20
  4. ^ Da Wikipedia - Reddito di cittadinanza