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Altre pubblicazioni


Dario Bressan

 

  Dalla teoria alla pratica  

Dalla teoria alla pratica - l'organizzazione di una scuola Waldorf e il pensiero sociale di Rudolf Steiner

"Da dove originano le tensioni sociali? Come poter aiutare delle persone che condividono un progetto a collaborare per poterlo meglio realizzare? Esistono delle idee innovative nel campo sociale che possano essere di guida per una comunità? Ogni persona che senta l'importanza di porsi oggi domande di questo tipo potrà trovare in questo libro, nel quale confluiscono le esperienze personali dell'autore e lo studio del pensiero sociale di Rudolf Steiner, sia argomenti di riflessione, sia anche un aiuto pratico per entrare con la necessaria consapevolezza nelle relazioni sociali."

Editore: Filadelfia Editore
ISBN-10: 888867344X
ISBN-13: 978-8888673448
Pagine: 108
Anno: 2015
 

Andrea Di Furia

 

  Sudditi e schiavi  

Sudditi e schiavi...consapevoli?

"A tutti coloro che hanno la netta sensazione di vivere stritolati da un opaco sistema onnipervasivo che togliendoci a poco a poco la libertà, diritti e mezzi di sussistenza ci vuole solo ignoranti e apatici sudditi schiavi inconsapevoli, la conoscenza delle dinamiche sociali illustrate in queste pagine dà indicazioni preziose per ri-orientare il nostro pensare sociale, il nostro sentire sociale, la nostra concreta azione sociale".

Editore: Edizioni CambiaMenti
ISBN: 8896029074
Pagine: 47
Anno: 2010
 

Simonetta Marenzi

 

  Una via possibile  

Una via possibile

Da sempre l’uomo attua scambi di beni e servizi per fini di sopravvivenza e per migliorare la propria condizione cercando di ottenere il massimo vantaggio con il minor spreco di energie. Questo è il senso reale dell’economia. In passato bisogni umani erano al centro degli scambi; la circolazione del denaro, un effetto. Oggi l’ordine è stato invertito e l’uomo è asservito, per paura e necessità, alle leggi di mercato. Possiamo correggere l’errore e creare un’economia rispettosa della vita e della dignità umana e al contempo generatrice di benessere economico e sociale. Per farlo è necessario comprendere la relazione esistente tra le sfere principali della vita umana, l’educazione, l’economia e la politica e diventare consapevoli della direzione da seguire per realizzare, con lungimiranza, la piena realizzazione come essere umani e il miglioramento del mondo naturale.

Editore: Area51 Editore
ISBN: 9788865744680
Pagine: 152
Anno: 2014
 

Nicanor Perlas

 

  Shaping globalization  

Shaping Globalization Civil Society, Cultural Power and Threefolding

Dalle pagne introduttive: "Questo libro è dedicato a tutti gli individui che lottano, con grande energia e dedizione, per creare un mondo migliore. Attraverso il loro coraggioso attivismo nel domino della cultura (attraverso la società civile), nel dominio della politica (attraverso gli organi di governo), e nel dominio dell'economia (attraverso il business), questi individui sono già coinvolti in un processo di tripartizione globale tendente ad uno sviluppo olistico completo e sostenibile".
Il libro, uno dei più importanti contributi recenti sulla tripartizione, è in inglese e non è ancora stato tradotto in italiano (alcuni estratti sono disponibili in calce). Una recensione è consultabile e scaricabile qui.

Editore: Cadi GlobeNet3
ISBN: 971-92233-0-8
Pagine: 274
Anno: 2000
 

Argo Villella

 

  Quale capitalismo  

Quale capitalismo?

"Quale capitalismo?" si propone di affrontare le esigenze, le contraddizioni, le anomalie, gli aspetti negativi e l'indubbia vitalità delle diverse espressioni imprenditoriali, al di fuori di qualsiasi tendenza ideologica o influsso dottrinario. Il tentativo è piuttosto di comprendere genesi e natura dell'attività d'impresa, nella convinzione che una soluzione ai suoi problemi potrà essere trovata (al di là delle strettoie istituzionali, di generiche condanne come di altrettanto astratte assoluzioni permissiviste), solo facendo scaturire dalla stessa realtà del capitale le direzioni di uno sviluppo non disgiunto da autentica socialità, così come è richiesto dalla drammaticità della situazione odierna. Centrale è allora la figura dell'imprenditore, cui è demandato il compito di ricercare coscientemente il significato, l'archetipo del capitale. Se esso poté sorgere spontaneamente agli albori della civiltà industriale, solo l'identificazione della sua essenza può dar luogo al suo sviluppo e consentirgli di contrapporsi alle inevitabili negatività umane, agli errori, alle visioni ristrette del proprio interesse. La sua evidente involuzione odierna non può essere risolta da appelli moralistici ma da atti concreti di conoscenza, dai quali può scaturire allo stesso tempo la giusta collocazione dell'imprenditorialità nella società e una visione più dinamica e articolata della vita associata.

Sul sito de «L'Archetipo» sono disponibili degli estratti dal capitolo sulla Tripartizione: Editore: Liguori
ISBN: 978-88-207-2678-2
Pagine: 176
Anno: 1997
 

 

  Crisi ideologie  

Crisi delle ideologie e impegno sociale nuovo

«La maggior parte degli uomini aspira alla soluzione del problema sociale. Sia gli impegnati ideologicamente e sindacalmente, sia coloro i quali vivono fra infinite difficoltà o patiscono ingiustizie, sia le nobili figure che fanno professione di altruismo, persino quelli che potrebbero sembrare gretti e indifferenti; tutti sentono nel profondo l'importanza di affrontare e risolvere la questione di una civile convivenza fra gli uomini. L'uomo, nella sua aspirazione alla socialità, manifesta la sua parte migliore: è disposto a rinunciare a qualcosa di sé, a qualche vantaggio materiale, in sostanza ad una parte della sua egoità, per realizzare una certa armonia con i suoi simili, per conquistare una giustizia valida per tutti, per difendere sé stesso e gli altri dall'inevitabile presenza del male. Sino ad oggi però molti hanno identificato lo sfruttamento, la prepotenza, l'origine dell'alienazione, in una particolare classe, in una certa categoria esprimentesi nel «sistema» oppure hanno attribuito tutto il male ad un determinato partito o ad un determinato tipo di Stato, ai conservatori o ai sovversivi. Ma dopo anni e anni di moti, di rivoluzioni, di riforme, di mutamenti istituzionali o di restaurazioni, di partiti che giunti al potere hanno spazzato via il patrito che li precedeva, di processi, di espropri, di controrivoluzioni, di scioperi e qualche volta di serrate, di ideologie, di teorie, di filosofie che hanno ispirato pagine e pagine di libri, di opuscoli e di manifesti ed hanno fornito il pretesto per un'infinito oceano di parole pronunciate in un indefinito numero di comizi e riunioni, chi può affermare che la soluzione del problema sia stata realizzata in qualche luogo della Terra?»

Pagine: 79
Anno: 1986
 

 

  Metafisica della moneta  

Metafisica della moneta

"Metafisica della moneta" è forse un titolo che può stupire. Di fronte però al disordine valutario, alla inadeguatezza di tutte le operazioni di ingegneria monetaria, di fronte al montare del caos, l'autore sente l'esigenza di ripensare la moneta, di individuarne il principio, l'idea originaria. Non si propone pertanto la ricerca di nuove proposizioni teoriche o la rielaborazione o tanto meno la riesumazione di quelle esistenti. Piuttosto di identificare nella realtà della moneta stessa i contenuti essenziali, gli epifenomeni, alterati, distrutti, contraddetti nel corso della sua storia, al fine di pervenire ad una moneta concreta, assolutamente oggettiva. Una ricerca pertanto dei fattori che hanno compromesso l'idea di moneta; l'impulso a pervenire ad una dimensione più elevata del pensare, capace di afferrare la questione monetaria nella sua indubbiamente complessa dinamicità; infine la volontà di realizzare una società più evoluta nella quale la moneta possa trovare la sua giusta collocazione. Non un libro dunque per soli "addetti ai lavori", per soli esperti di questioni monetarie, non una pubblicazione "ortodossa" dal punto di vista accademico ma un'opera che conduca alla fine ogni persona ad un rapporto cosciente con quanto fa i conti, in un modo o nell'altro, per tutta la sua esistenza: il denaro. Il denaro ritrovato nella sua essenzialità, nella sua metafisica appunto e quindi posto in grado, conseguentemente alla sua realtà, di svolgere sempre le sue funzioni di mezzo di scambio, mezzo di pagamento differito, misura di valore ecc., sino a nascere e morire per poi rinascere insieme alle merci, sino a consentire una sana circolazione della ricchezza, sino ad inerire, nel suo rinnovarsi, al principio che muove tutta l'economia: lo Spirito.

Un breve estratto dal libro è disponibile qui.

Editore: Basaia, Roma
Pagine: 159
Anno: 1984
 

 

  Via sociale  

Una via sociale

«I fatti stanno dimostrando che la nostra epoca non possiede una soluzione del problema sociale: un rapido esame del pensiero politico, dalla polis alle moderne concezioni dà ragione a questa tesi. Al secolare travaglio, che con le sue contraddizioni esprime pur sempre una linea evolutiva positiva, l'autore non oppone 'un nuovo sistema. Egli intende piuttosto mostrare come l'uomo esprima, nella elaborazione dei suoi ordinamenti sociali, le tappe di una conquista interiore della sua umanità più elevata. Tutte le riforme e tutte le rivoluzioni sono destinate a fallire se l'uomo non identifica nell'essenza della propria interiorità le cause che conducono dalla decadenza delle antiche istituzioni al vuoto attuale. Solo se il problema sociale verrà impostato in questi termini si può sperare di scorgere la direzione trascendenteimmanente, capace di fornire il primo aiuto concreto. alla soluzione del problema. Si deve osare di costruire una società che abbia l'uomo al centro, piuttosto che un astratto ma onnipresente Stato. Si può concepire, in base a una educazione nuova del pensiero, l'esperienza di pervenire a una libertà autentica: prima di tutto nella vita spirituale e culturale, poi mediante un organico spazio concesso all'iniziativa del singolo nel settore economico. Libertà tutelata da una autonoma organizzazione giuridicostatale che, per meglio svolgere la sua funzione di giustizia, rinuncia alla ingerenza negli altri settori della vita sociale.»

Editore: Il Falco, Milano
Pagine: 269
Anno: 1978
 

 

  Economia e dimensione umana   

Economia e dimensione umana

«Per Tripartizione dell'organismo sociale dobbiamo intendere una netta separazione delle attività economiche, giuridiche, culturali-spirituali. Naturalmente nessuno si rivolge al magistrato per procurarsi un vestito, né pretende ricevere giustizia da un insegnante, né tantomeno, tranne lodevoli eccezioni, spera di essere illuminato sul neoplatonismo dal suo fornaio. Ma ciò che è fondamentale non è solo il riconoscimento della esistenza di funzioni diverse. Quello che importa è pervenire ad assicurare ad ogni compito necessario per il vivere sociale, la libera esplicazione nell'ambiente più adatto e la più ampia autonomia. Non si può sostenere che una capacità imprenditoriale o una dote organizzativa rivolte verso un fine produttivo implichino necessariamente un elevato senso della giustizia sociale, cosí come un'attitudine ad una esecutività legislativa perfetta può non essere associata ad un senso pratico economico o ad una chiara visione dei più nobili impulsi morali. Dovrebbe essere compito dell'uomo cercare di integrare ciò che la vita ha donato come capacità innata, per elevarsi ad una conoscenza degli scopi più alti dell'esistenza. Per far ciò egli non può che prendere avvio o dalla vita economica o da una funzione giuridica o da una attività spirituale, anche se stabilirà un reciproco rapporto con tutti gli ambienti sociali. Dalla separazione tripartita della società ogni uomo è posto nella condizione di recare il suo contributo come protagonista, onde superare ogni diversità e ogni contrasto, al fine di giungere ad armonizzare ogni manifestazione sociale. Anche se in perfetta buona fede, una organizzazione unitaria, rivolta principalmente come l'attuale alla strutturazione tecnico-economica (in quanto questa risponde alla dimensione del limite gnoseologico moderno) oppure per ipotesi che ponga tutta la società al servizio di una religiosità considerata come unico scopo di vita, o che codifichi tutte le manifestazioni umane attraverso leggi rigorose; questa organizzazione non può che costringere gli uomini a manifestazioni, anche se conducono al benessere o sono moralistiche, che prevaricano sulla personalità e sulla libertà e che strumentalizzano l'uomo verso il fantasma di uno Stato teocratico, fondato sull'autoritarismo mistico o classista o partitico o economico. Per questo la Tripartizione non è solo uno schema pragmatico o un sistema per giungere a risolvere più razionalmente determinati problemi, ma rappresenta, a nostra avviso, la via perché la spiritualità di questo tempo, frutto dell'autocoscienza e dell'autodeterminazione del pensare, possa esprimersi nella società.»

Editore: Gesualdi, Roma
Pagine: 243
Anno: 1971