Logo tripartizione   
 eventi   newsletter Newsletter!  contatti   cerca 
  
 Bibliografia 

 

La missione sociale della pedagogia Waldorf

Selezione da "The Social Mission of Waldorf Education" e "Wellsprings of the Spirit" di Gary Lamb



Appendice A
Rudolf Steiner come filantropo mondiale e riformista sociale

IndietroAvanti

 

Rudolf Steiner (1861-1925) nacque nell'Europa Centrale, in un luogo oggi appartenente al territorio croato. Fin da molto giovane ebbe esperienza del mondo spirituale, ma non ne poteva parlare con le persone che gli stavano accanto poichè per loro questo non era altrettanto percepibile. Da giovane studente lavorò assiduamente per costruire un ponte tra la realtà spirituale di cui egli aveva esperienza e il mondo accessibile ai normali sensi fisici. Steiner lavorò per tutta la vita applicando la conoscenza spirituale alla vita pratica, combinando le sue investigazioni del soprasensibile con la sua conoscenza delle varie scienze moderne, teoriche ed applicate.

Steiner scrisse più di quaranta libri e tenne circa seimila conferenze affrontando moltissimi campi, quali scienza, arte, religione, educazione, medicina, architettura, economia, politica, filosofia e sviluppo interiore. Evitò sempre di definire o caratterizzare le cose in maniera ristretta o limitata, preferendo invece avvicinarsi ad ogni argomento da una prospettiva ampia e multisfaccettata che comprende il fondamento spirituale dell'umanità e della natura. Questa visione onnicomprensiva può rappresentare una sfida per coloro che si avvicinano allo studio delle sue opere in maniera superficiale.

Non riuscire a seguire il pensiero di Steiner attraverso un'ampia gamma di prospettive porta, prima di tutto, ad una visione unilaterale che a sua volta può portare lo studente al dogmatismo, se egli si fissa su determinate affermazioni per rinforzare dei pregiudizi.

Inoltre può far sì che il lettore non sviluppi un grande apprezzamento per Steiner come ricercatore e come scienziato.

Proprio per la natura universale dei suoi lavori, persone delle più diverse e perfino opposte visioni politiche, filosofiche, economiche e scientifiche hanno usato Steiner per sostenere le loro posizioni. Una variazione o un'estensione di questo problema si verifica quando dei ricercatori guardano a Steiner per rivendicare i propri pareri precedentemente sostenuti e poi , puntualmente armati di citazioni Steiner, portare le loro convinzioni al mondo in maniera intollerante. Questo è antitetico all'obiettivo, alla rigorosa ricerca a cui Steiner si votò. Il non riuscire a riconoscere l'approccio onnicomprensivo di Steiner, che va al di là del considerare il solo mondo fisico, ha reso Steiner soggetto ad attacchi personali e accusato di certi pregiudizi e fallimenti morali, incluso razzismo, nazionalismo e antisemitismo. Lo spazio qui non ci consente di andare a fondo in queste specifiche accuse. [1]

Per ora questa appendice è pensata come un importante sguardo sul tema di come le idee di Steiner sulla triplice natura della vita sociale affrontino le tre cause principali dei disordini sociali e degli sconvolgimenti del mondo, già menzionati nell'Introduzione: lo sfruttamento economico delle persone [2], il contesto in cui viviamo che si basa su un comportamento egoistico, l'oppressione politica da parte di potenti gruppi d'interesse e l'intolleranza culturale compresi razzismo, nazionalismo e fanatismo religioso e scientifico.

Steiner ebbe il massimo rispetto possibile e fiducia nel persistente spirito umano che si manifesta in ogni essere umano. Riconobbe la necessità di libertà individuale in tutte le questioni personali e culturali. Egli sosteneva che "vivi e lascia vivere" è il principio che deve governare la vita culturale, che comprende la religione, le opinioni scientifiche, e le scelte educative, a patto che le proprie azioni non danneggino né sfruttino gli altri. Il mancato rispetto di questo principio ha portato caos nel mondo attraverso il fondamentalismo, il fanatismo, il militarismo ideologico e il terrorismo. Invece, è il principio divino di libertà individuale che deve prevalere ora, indipendentemente da quali siano la razza, la cittadinanza o le convinzioni di una persona.

I critici di Steiner si sono spesso concentrati su ciò che egli disse sulle origini e le influenze passate dell'uno o dell'altro gruppo etnico, nazionale, religioso o altro e come queste influenzino il presente. Uno studio oggettivo della sua prospettiva universale dimostra che analizzò con eguale discernimento le caratteristcihe dei vari popoli e che chiamò tutti i gruppi a rendere conto dei loro fallimenti, delle loro insufficienze e delle loro tendenze unilaterali. Non solo, i critici spesso scartano o minimizzano l'importanza della visione di Steiner sull'evoluzione presente e futura dell'umanità. Da questa prospettiva antroposofica di quello che è l'appropriato cammino evolutivo, tutta l'umanità procede verso una sempre maggiore individualità e libertà. Di conseguenza, Steiner sostenne che siamo ad un punto dell'evoluzione umana in cui le differenze dovute a categorie quali genere, razza, cultura, casta o nazione, dovrebbero diventare, e in realtà sono, prive di senso nel determinare il valore o l'importanza di un essere umano [3]. Steiner sostenne che indipendentemente dal ruolo o dall'importanza che queste categorie avevano in passato, esse non hanno più alcun significato oggi in relazione a ciò che chiamò l'universalmente umano: l'essenza spirituale, immortale di ogni persona [4]. Secondo Steiner questo è un concetto essenziale che può fornire le basi per superare le differenze esteriori in tutto il mondo.

Il concetto di universalmente umano può condurci ad una giusta comprensione del ruolo, delle dinamiche e dei fondamenti dello Stato politico. Quando, attraverso l'Antroposofia, comprendiamo in modo corretto il significato e l'importanza dell'antico principio "eguali agli occhi di Dio", diventerà possibile per i nostri tempi realizzare pienamente una vera uguaglianza nelle relazioni umane terrene. Solo quando ogni persona diventa uguale agli occhi dell'altra all'interno di un ordine politico, le relazioni umane possono essere veramente civili. Il riconoscimento dell'universalmente umano è il fondamento divino del principio di uguaglianza e per uno Stato veramente democratico. Comprendendo il principio di uguaglianza e quello che si potrebbe chiamare la sua discesa dal paradiso, e attraverso l'implementazione di una vera democrazia in una società triarticolata, possiamo anche comprendere i giusti limiti dell'azione di uno Stato. Steiner affermò che per via della nostra incapacità di capire e vivere secondo il principio di uguaglianza diamo allo Stato dei poteri che non dovrebbe avere.

Il riconoscimento dell'elemento universalmente umano può anche fornire una nuova base per la vita economica, che è attualmente dominata da un comportamento egoistico. Steiner affermò che attraverso il riconoscimento dell'universalmente umano, possiamo arrivare a comprendere l'unità spirituale di tutta l'umanità e raggiungere la possibilità di andare al di là di un comportamento egoistico attraverso il potere dell'amore. Steiner elaborò un approccio economico o teoria chiamata economia associativa, come accennato nel capitolo 1. Fu uno dei primi economisti a riconoscere la natura interdipendente e globale della vita economica, gli effetti negativi di una crescita accelerata e la necessità di sostituire il mercato impersonale basato su un comportamento egoistico con un'economia associativa basata sulla solidarietà e su relazioni consapevoli tra produttori, consumatori e distributori attivi in un dato settore.

Da questa breve descrizione delle battaglie di Steiner legate alla natura tripartita della vita sociale, si può avere un'idea del suo vasto e positivo contributo all'umanità e di come la società potrebbe essere strutturata per permettere alle persone provenienti da qualsiasi contesto culturale, razziale ed economico di vivere in pace, rispetto, prosperità e buona volontà.


Indietro Avanti
20. CapitoloAppendice B
Indice

Note:

[1] Per qualcuno questa risposta potrebbe essere inadeguata rispetto alle specifiche affermazioni di Steiner. Sarebbe necessaria una discussione più approfondita per affrontare meglio la questione, un progetto a cui spero di potermi dedicare nel prossimo futuro. Per ora questa appendice offre solo una sintesi essenziale della questione.

[2] Rudolf Steiner. "Scienza dello spirito e problema sociale" parte di OO34 in "I punti essenziali della questione sociale" (1919).

[3] Steiner sviluppò questa idea in molte delle sue conferenze, inclusa la nona conferenza del ciclo "L'influenza dello spirituale sull'essere umano" del 1991 e la conferenza "Individualità e anima di gruppo", 4 dicembre 1909, OO117

[4] Vedere, per esempio, la conferenza tenuta a Berna il 9 gennaio 1916 del ciclo "La comunione spirituale dell'umanità per opera dell'impulso del Cristo".