Logo tripartizione   
 eventi   newsletter Newsletter!  contatti   cerca 
  
 Bibliografia 

 

Confronto tra una vita giuridica con e senza tripartizione

OGGI

Una vita di diritto rappresentativo-democratica "boriosa"
DOMANI

Una vita democratica "semplificata" grazie alla tripartizione sociale
In generale  
La Repubblica italiana è uno stato di diritto democratico e sociale.[1] La Repubblica italiana è uno stato di diritto democratico. La stato sociale inteso come attività di compensazione materiale non rientra tra i compiti della Repubblica.
La legislazione consiste in poteri separati, ovvero esecuzione e giurisdizione. La legislazione ha poteri separati, ovvero esecuzione e giurisdizione con le conseguenti modifiche (ved. Giurisdizione).
Il sentimento di solidarietà dei sostenitori dei partiti è più forte di quello politico e del giudizio oggettivo degli uomini nella vita democratica. Il senso della giustizia prevale rispetto al sentimento di solidarietà di partito.
Lo stato si diffonde in modo incontrollato come la crescita cancerosa negli ambiti della cultura e dell'economia. L'avidità finanziaria, l'aumento dei debiti e l'espansione della burocrazia ne sono la conseguenza. I compiti dello stato verrebbero ridotti ad una quantità "salutare", ovvero la tutela del diritto pubblico e difesa sia interna che esterna. Questo stato "minimo" ridurrà notevolmente i costi e le spese amministrative.
"Scorporo" della cultura  
Lo stato ha docenti e scuole propri. Esercita un controllo giuridico e specifico nell'istruzione, stabilendo prove e piani di studio. Lo stato assicura la libertà dell'educazione. La gestisce senza una propria pedagogia.
Lo stato gestisce la scienza. Lo stato assicura la libertà della ricerca e dell'insegnamento, non gestendo in alcun modo la scienza.
Lo stato promuove determinate correnti artistiche, possiede musei e gallerie. Lo stato assicura la libertà dell'arte, rimanendone neutrale.
Lo stato privilegia determinate religioni. Lo stato assicura la libertà di religione, rimanendone neutrale.
Lo stato si preoccupa attivamente per la salute delle persone e privilegia determinate terapie. Lo stato assicura la libera scelta del medico, delle terapie, dei contratti e delle assicurazioni. Si adopera per la certezza del diritto nei servizi sanitari. Tuttavia non parteciperà attivamente in materia di sanità.
Lo stato gestisce propri mass media. Lo stato assicura la libertà di opinione e di stampa e non gestisce alcun mass media.
Lo stato esprime un giudizio relativo alle infrazioni legali nell'ambito complessivo del diritto. Lo stato esprime un giudizio relativo alle infrazioni legali nel diritto pubblico. La giurisdizione nel diritto privato ed in quello penale passa all'amministrazione autonoma della vita culturale e di quella intellettuale. In questi ambiti la gente può scegliere un giudice in vista di un processo.
I partiti esercitano l'obbligo di appartenenza ad un gruppo parlamentare, aggirano la divisione dei poteri statali, possedendo inoltre il monopolio delle decisioni politiche. I partiti collaborano alle decisioni politiche oltre che con i singoli uomini anche assieme al popolo. Lo stato veglia in modo più severo per quanto concerne la divisione dei poteri e l'indipendenza dei deputati. L'interesse nei confronti dei partiti viene meno, mentre la pertinenza politica diventa maggiore grazie all'introduzione del referendum come mezzo di controllo delle decisioni dei parlamentari attraverso il popolo.
"Scorporo" dell'economia  
Lo stato fa economia da se. Lo stato non fa economia da se.
Lo stato interviene con strumenti politico-economici nell'economia in modo tale da assicurare una crescita continua (valuta, sovvenzioni, investimenti). Lo stato non può servirsi di alcun strumento politico-economico per intervenire nella vita economica, tanto che non ne possiede nemmeno uno. L' influsso informale dei parlamentari dei gruppi d'interesse culturali o economici (lobbismo) perde efficacia sia per il governo che per la legislazione.
Lo stato emette moneta come mezzo di pagamento legale, mansione che nell'area della Comunità Europea è passato al sistema delle Banche Centrali Europee.

L'obbiettivo dei "tutori della moneta" europei è il controllo della stabilità del livello dei prezzi mediante il controllo del denaro in circolazione e della politica dei tassi di sconto, la quale influenza la domanda di moneta.

Non si è alla ricerca di un costante equilibrio tra il denaro in circolazione e la produzione di merci. In relazione al riconoscimento della funzione del denaro della tesaurizzazione duratura, il denaro in circolazione ristagna causando costantemente la perdita del potere d'acquisto (inflazione).
Corrisponde ad una corretta comprensione dell'amministrazione di far ricavare del denaro, dove nasce il suo unico possibile controvalore, ovvero la merce.

Le associazioni in qualità di organi amministrativi autonomi della vita economica emettono denaro, controllando l'equilibrio tra merci e denaro circolante.


"La moneta diventa l' istituzione ragionevole di tutto l'organismo economico attraverso la sua gestione economica". Il denaro è limitato alla funzione di misuratore di valore e mezzo di scambio.
Nuovi compiti  
Uno stato manipolabile e venale cede agli interessi dell'economia, accollandosi i danni della natura e dell'uomo. La vita giuridica indipendente tutela l'uomo e la natura da danni economici attraverso una legislazione quadro. Qui è necessario definire delle regolamentazioni riguardo a tipologia e livello di lavoro, per mezzo delle quali l'economia ne diventa dipendente, in una dipendenza comparabile a quella delle materie prime e delle condizioni naturali.
Il suolo e i mezzi di produzione sono delle merci, possono essere venduti, lasciati in eredità o regalati. Il diritto di proprietà diventa "merce", il profitto spetta al proprietario. Il suolo e i mezzi di produzione non sono merce, per tanto non possono essere venduti, lasciati in eredità e regalati. Il diritto di proprietà non diverrebbe alcuna merce, il profitto spetterebbe alla comunità per lungo tempo. Perciò nella vita del diritto verrebbero stabilite delle condizioni su come terreno e mezzi di produzione dovrebbero essere trasferiti da un imprenditore ad un altro.
Finanziamento della vita giuridica  
Lo stato determina i crediti d'imposta, la natura fiscale e l'ammontare, nonché il loro utilizzo. Gli interessi economici possono esercitare un influsso sul parlamento mediante la ripartizione dei crediti d'imposta a gruppi precisi. "All'interno della vita giuridica ha luogo la regolamentazione dei bisogni fiscali e del loro utilizzo. Mentre la distribuzione dei crediti d'imposta relativa ai singoli ambiti economici spetterà alle associazioni". Dunque sarà democratico decidere il "cosa" e il "a quale scopo" dei finanziamenti, non il "da dove" prenderli.
Il carattere odierno della mercificazione del denaro induce alla visione che le entrate di denaro siano qualcosa di reale, nonostante l'eccedenza monetaria proprio oggi sia immensa. Perciò nelle imposte sul reddito si vuole vedere ancora qualcosa di giusto.

In relazione con i compiti statali divenuti enormi quest'inganno ha fatto si che il sistema fiscale divenisse estremamente complicato e costoso a livello burocratico.
Il denaro è un assegno per i beni che sono stati prodotti. Mediante tutto il denaro abbiamo una sorta di "contabilità fluente". Perciò qualora non s'intenda trasformare il sistema fiscale in qualcosa di parassitario nei confronti sistema economico, bensì si voglia creare qualcosa che sia un vero contributo del processo economico alla collettività, è necessario pagare le imposte sul capitale nel momento in cui lo si trasferisce nel processo economico. E la cosa più strana sta nel fatto che le imposte d'entrata devono essere trasformate in imposte calcolate sui consumi, le quali, vi prego, di non confonderle con le imposte indirette.

Werner Breimhorst (traduzione di Alioska Stefanato)



  1. ^ Nella versione italiana si è provveduto a sostituire il riferimento originale alla Repubblica Federale Tedesca.