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Una visione d'insieme



1.2 Una piccola comunità

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L'atterraggio di emergenza su Kepler 2b è durato in tutto forse pochi minuti, ma nessuno fra i passeggeri non ha temuto il peggio quando la nave spaziale, dopo aver volato radente sopra una grande superficie marina, ha iniziato a rimbalzare sulle acque, come un gigantesco sasso levigato, per arenarsi infine a qualche chilometro dalla costa, nell'entroterra...per fortuna l'atterraggio è riuscito nel migliore dei modi - si registra solo qualche contuso e nulla più.

Il comandante ordina immediatamente la conta dei danni. Purtroppo i dati che l'equipaggio e i computer di bordo vanno raccogliendo, non sono per nulla confortanti...non rimane che comunicare a tutti la dura realtà:

  • la nave spaziale ormai non è più in grado di riprendere la navigazione; le riparazioni sono troppo complesse per poter essere effettuate dall'equipaggio
  • il segnale di SOS è stato inviato quando ormai i generatori di energia erano già in avaria per cui è stato trasmesso con troppa poca potenza per sfruttare le scorciatoie dei buchi neri. La stima dei computer di bordo è che il segnale raggiungerà la Terra non prima di 2-3 anni circa senza contare la fase di recupero che richiederà almeno altri 4-6 mesi
  • i generatori di energia sono praticamente tutti fuori uso, tranne uno che potrà servire i computer di bordo per qualche anno ancora
  • ci sono riserve di cibo per soli 2-3 mesi (parte delle scorte è andata perduta a causa del mancato funzionamento delle celle frigorifere); l'acqua scarseggia
  • le forme vegetali e animali presenti non sono commestibili per l'uomo

Qualche nota positiva...

  • l'atmosfera di Kepler 2b è analoga a quella terrestre, non ci sono forme di vita dannose per l'uomo, l'acqua è disponibile in grandi quantità ed è potabile
  • l'anno e il giorno di Kepler 2b hanno durata comparabile a quelli terrestri
  • nelle stive della nave ci sono diversi quintali di svariate sementi (dovevano essere impiegate in vari esperimenti scientifici)
  • i computer di bordo funzionano e potranno essere utilizzati per ricavare utili informazioni sul pianeta
  • l'astronave potrà essere ancora utilizzata per dare alloggio alla piccola comunità

Al termine di una ricognizione di alcuni giorni effettuata dal comandante e da alcuni ufficiali nei dintorni della nave spaziale e dopo che i tecnici di bordo hanno raccolto dai computer una gran mole di dati sul pianeta, la comunità si riunisce per esaminare la situazione e decidere il da farsi. Gli aspetti più importanti che emergono/da considerare sono:

  • ad un giorno di cammino dalla nave spaziale ci sono degli altopiani fertili e ricchi d'acqua; le analisi condotte indicano che il terreno dovrebbe essere adatto per la coltivazione della maggior parte delle piante di cui si hanno le sementi. Oltre gli altopiani ci sono delle catene montuose al di là delle quali non è stato possibile intravedere nulla
  • davanti alla spiaggia nei cui pressi è atterrata l'astronave, oltre un braccio di mare percorribile con una imbarcazione a remi in un paio d'ore, si trova una piccola isola ricca di foreste da cui è possibile ricavare del legname analogo a quello terrestre
  • su Kepler 2b le estati sono moderatamente calde, mentre l'inverno è estremamente rigido sebbene di breve durata. Durante la stagione fredda è verosimile che "l'isola delle foreste" diventi raggiungibile via terra poiché il braccio di mare dovrebbe ghiacciarsi del tutto; nel punto del pianeta in cui si è atterrati, ci si trova all'inizio della primavera
  • dei circa 300 "abitanti" di Kepler 2b circa una ventina sono persone anziane non più capaci di lavori manuali, mentre una quindicina sono i bambini nelle stive dell'astronave è stato possibile recuperare due moon rover elettrici (simili a dei robusti quadricicli) adatti al trasporto di materiali e di qualche passeggero

Ai circa 300 componenti della piccola colonia kepleriana si pone quindi il drammatico compito di sopravvivere su un pianeta ignoto per circa 2-3 anni. La comunità riconosce che non c'è tempo da perdere ed è necessario costituire dei gruppi di persone che si occupino di:

  • coltivare gli Altopiani: per iniziare a soddisfare le necessità alimentari della comunità entro due mesi circa, quando inizieranno ad esaurirsi le scorte di cibo terrestre procurare della legna dall'Isola delle foreste: necessaria per riscaldare l'astronave nei mesi invernali
  • eseguire lavori di adattamento dell'astronave (per trasformarla nella "Base" della comunità): si dovrà poterla riscaldare durante la stagione fredda con la legna; si dovrà provvedere alla sua manutenzione e cura in generale; bisognerà tentare di recuperare e riadattare tutti i dispositivi e apparati che potrebbero tornar utili
  • trasporti: bisogna organizzare il trasporto dei prodotti agricoli dagli Altopiani e del legname dall'Isola delle foreste alla Base e per eventuali altre necessità
  • confezionare indumenti e calzature adatti al clima di Kepler 2b: almeno il numero minimo indispensabile di capi pesanti per coloro che saranno costretti a lavorare all'aperto durante il rigido periodo invernale
  • organizzare una scuola per i bambini: a tempo pieno visto che i genitori saranno impegnati in nuove attività

Alcuni aspetti della vita comunitaria non subiranno cambiamenti, almeno all'inizio. Ad esempio per la preparazione dei pasti continuerà a provvedere il personale di bordo utilizzando il ristorante della nave. Il corpo ufficiali continuerà a garantire l'ordine e la sicurezza della comunità. Anche il presidio medico rimarrà invariato. Queste strutture organizzative già esistenti continueranno a far riferimento ai loro attuali responsabili. Il comandante dell'astronave tuttavia non avocherà a sé alcun compito decisionale riguardante l'intera comunità. In sostanza l'organizzazione di quest'ultima si orizzontalizza in una sorta di "consiglio" in cui ciascun gruppo sta accanto agli altri a pari titolo. Tutta la comunità concorda che questa è la struttura più snella ed efficiente per far fronte alle repentine decisioni che la situazione le richiede.

Per l'individuazione dei responsabili dei nuovi gruppi di lavoro, appare a tutti chiaro che la situazione contingente ha in qualche modo livellato gli abitanti di Kepler 2b. E' evidente infatti che qui non contano assolutamente titoli o posizioni particolari acquisiti sulla Terra. Non conta ovviamente nemmeno che cosa o quanto si possiede (alcuni passeggeri sono milionari). Ciò che conta, per attribuire a qualcuno una posizione dirigenziale, sono le competenze, le capacità tecniche effettivamente possedute e riconosciute all'interno della comunità. Ciascun capo qui è necessariamente un esperto del suo settore e di esso è anche pienamente e personalmente responsabile. Al capo viene garantita una totale libertà di azione e autonomia nella gestione delle risorse affidate (ovviamente nel rispetto del diritto vigente) ma gli errori e l'incompetenza comportano l'immediata rimozione dall'incarico ricevuto. Le individualità dotate di attitudini e capacità nel più alto grado ricevono quindi mandato, in modo del tutto naturale, da parte della comunità kepleriana di guidare i nuovi gruppi di lavoro.

I responsabili dei vari gruppi individuati, valutata la situazione e le risorse a disposizione, fissano dopo un certo numero di consultazioni e negoziazioni, il numero di lavoratori di cui necessita ciascun gruppo. Le varie persone iniziano quindi a distribuirsi in essi secondo i propri interessi ed affinità fino a raggiungere il numero inizialmente prefissato. Il gruppo più numeroso com'era prevedibile è quello dei coltivatori che da solo assorbe oltre un terzo della forza lavoro disponibile. E' senza dubbio il gruppo più importante, da esso dipende la sopravvivenza dell'intera comunità e dovrà praticamente creare tutto da zero potendo contare solamente sull'utilizzo di pochissimi attrezzi.

altopianiI vari gruppi si mettono immediatamente in attività raggiungendo le sedi che a loro competono: i coltivatori partono per gli Altopiani, i boscaioli per l'Isola delle Foreste, mentre i trasportatori iniziano a fare la spola tra gli uni, gli altri e la Base. Tutti i gruppi di lavoro convengono di ritrovarsi periodicamente, o non appena si presenti un motivo valido, per fare il punto della situazione e mettere in evidenza particolari esigenze che necessitano di essere affrontate assieme. A questi incontri partecipano i responsabili più qualche altro componente di ciascun gruppo. Non si può dire che si tratti di un "parlamento" dal momento che in esso non si svolgono delle votazioni; in esso si rendono note delle necessità e a fronte di esse si prendono adeguate decisioni. Ad esempio, al primo incontro dei gruppi di lavoro, i Coltivatori fanno presente che la terra è più dura del previsto e che gli attrezzi di cui dispongono non consentiranno loro di arare le superfici stabilite nei tempi previsti. I Trasportatori offrono la loro collaborazione e i moon rover vengono adattati ed utilizzati come trattori per consentire un rapido dissodamento della terra. Il tempo e le risorse impiegate dai Trasportatori dovranno poi essere recuperati in qualche modo per evitare che anch'essi debbano poi trovarsi in ritardo con le loro attività.

Al secondo incontro non vengono segnalate particolari criticità, gli appezzamenti previsti sono stati arati completamente ed è iniziata la semina. Proseguono regolarmente le attività degli altri gruppi.

Al terzo incontro, i Trasportatori segnalano dei problemi: le zattere predisposte per il trasporto del legname dall'Isola fino alla terraferma sono rimaste ferme nelle ultime due settimane a causa del mare mosso. I Boscaioli continuano gli abbattimenti ma si stanno accumulando ritardi nei trasporti. Gli altri gruppi procedono sena intoppi: i manutentori inizieranno a breve i test di produzione di energia elettrica utilizzando turbine con vapore prodotto da caldaie alimentate a legna. Finalmente arriva il primo raccolto: i trasportatori lo trasferiscono alla Base ed è gran festa per la piccola comunità kepleriana!

Il tempo passa e l'autunno si avvicina. L'attività sugli Altopiani sta per volgere al termine. I raccolti sono stati abbondanti, oltre le aspettative, e adeguate scorte alimentari sono già state accantonate nella Base in attesa della primavera successiva. Alla consueta riunione dei gruppi di lavoro, i Boscaioli fanno presente che il ritardo accumulato nel trasferire il legname dall'Isola alla terraferma è più consistente del previsto. C'è il rischio concreto di non riuscire a superare l'inverno poiché le scorte di legname sono insufficienti a produrre l'energia richiesta dall'astronave nel periodo invernale. Si decide immediatamente di interrompere il trasferimento dei raccolti dagli Altopiani alla Base. Si costruirà una sorta di magazzino per conservare l'ultimo raccolto sull'altopiano, quindi i Coltivatori si trasferiranno a valle per aiutare i Trasportatori a completare il trasferimento della legna.

Anche l'autunno volge ora al termine. Il trasferimento del legname non è stato ancora completato ma il freddo inizia già a farsi pungente. In breve la temperatura diventa rigidissima, è arrivato il temuto inverno kepleriano. Ma paradossalmente questo accelera il completamento del trasferimento del legname poiché il braccio di mare si è ghiacciato ed ora i moon rover possono trainare grosse slitte stracariche di quintali di legna dall'Isola all'astronave risparmiando la lenta traversata delle zattere. I trasportatori e i boscaioli possono lavorare grazie ai caldi indumenti preparati dalle abili mani degli addetti all'abbigliamento!


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1.1 Un modello sociale semplificato2. Un momento di riflessione
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