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OO 337b - Idee sociali – realtà sociale – prassi sociale – Vol. II



Premessa dell'editore

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C'è proprio ancora molto che non è stato capito, di questa idea della triarticolazione.

(Serata di discussione, Dornach 13 settembre 1920)



Fu in Svizzera che Rudolf Steiner, per la prima volta, sostenne l'idea della triarticolazione in pubblico. Fra il 3 e il 12 febbraio 1919 egli tenne a Zurigo un ciclo di conferenze sulla 'questione sociale' in quattro parti (in O. O. 328) che poi ripeté nelle città di Berna e di Basilea. E fu in conclusione dell'ultima conferenza di Zurigo, il 12 febbraio 1919, che per la prima volta Rudolf Steiner citò in pubblico il suo appello “al popolo tedesco e al mondo della cultura!” per una trasformazione della società, incitando le persone presenti ad agire attivamente (in O. O. 24):

«Soltanto rinunciando a fondare sui pensieri vecchi quel che che ci aspettiamo di nuovo, l'elemento risanante in cui speriamo, e impegnandoci audacemente e vigorosamente ad impiegare la nostra forza a pensieri nuovi per il progresso dell'umanità, andiamo incontro ad un risanamento dell'organismo sociale, perché solo da pensieri nuovi si dischiuderà per la nuova generazione la possibilità di vivere.»

Questi pensieri nuovi costituivano il fondamento del testo di Rudolf Steiner I punti essenziali della questione sociale (O. O. 23) della cui elaborazione egli si stava occupando in quelle settimane. Secondo i programmi, questo testo doveva essere pubblicato contemporaneamente in Germania e in Svizzera, ma in due edizioni diverse. Così, l'edizione svizzera dei Punti essenziali uscì quasi contemporaneamente a quella tedesca, nella prima metà di maggio 1919.

Però in Svizzera il movimento per la triarticolazione ebbe un influsso meno importante che in Germania. Innanzitutto mancava un relativo gruppo di iniziativa che si facesse carico del lavoro organizzativo necessario in quel Paese. In Svizzera si giunse ad un lavoro autonomo per la triarticolazione solo con il ritorno a Zurigo del giovane giurista svizzero Roman Boos all'inizio di maggio del 1919 (egli aveva collaborato in modo sostanziale nelle attività per la triarticolazione a Stoccarda): il 16 maggio 1919 a Zurigo fu fondata la 'Lega svizzera per la triarticolazione dell'organismo sociale'; Roman Boos assunse il segretariato della Lega e, da Zurigo, svolse veramente la maggior parte del lavoro per la diffusione dell'idea della triarticolazione. Poiché risultò che nuovi compiti rendevano necessaria la sua presenza a Dornach (egli era, per esempio, uno dei principali iniziatori della fondazione di Futurum AG[1]), un anno dopo spostò la sua propria residenza personale, e con essa il segretariato della Lega svizzera, a Dornach. E fu da lì che venne organizzata anche una maggiore attività di conferenze nell'area di Basilea.

Così fra il 4 e il 6 maggio 1920 Rudolf Steiner tenne a Basilea tre grandi conferenze pubbliche sul tema 'La scienza dello spirito (antroposofia) in rapporto allo spirito e all'antispirito nel tempo presente' (in O. O. 334 con titolo “Dallo Stato unitario all’organismo sociale triarticolato”). Per tenere vivo anche l'interesse delle persone per queste conferenze, la 'Lega svizzera per la triarticolazione dell'organismo sociale' organizzò delle riunioni settimanali nel locale della Società Antroposofica in Rümelinbachweg 10 a Basilea. Secondo l'invito, ogni lunedì sarebbero state trattate dal punto di vista della scienza dello spirito ad orientamento antroposofico 'questioni scientifiche, artistico-culturali e simili”. Era prevista di volta in volta una relazione con un dibattito conclusivo: “Speriamo che ogni serata il dibattito sia più multilaterale possibile”. La prima di queste serate ebbe luogo il 31 maggio 1920. Ma a queste riunioni Rudolf Steiner non prese parte personalmente, perché per la maggior parte del tempo si trovava a Stoccarda. Poiché le serate erano in gran parte ben frequentate e avevano anche successo, si decise di proseguirle nella falegnameria di Dornach durante le vacanze estive – anche in previsione della partecipazione di Rudolf Steiner.

La decisione di trasferire a Dornach le serate di dibattito deve essere stata presa all'ultimo momento; la prima serata ebbe luogo (anche se leggermente in ritardo e al di fuori del consueto ritmo settimanale) mercoledì 14 luglio. Nella circolare della Lega svizzera del 16 luglio 1920 poté quindi essere annunciata solo retroattivamente: “La prima serata è stata tenuta mercoledì scorso con la collaborazione del dottor Steiner”. Per gli organizzatori fu una fortunata combinazione, il fatto che Rudolf Steiner poté partecipare relativamente spesso: nelle settimane successive ci furono in tutto sette lunedì sera ai quali Rudolf Steiner fu personalmente presente nella falegnameria. Di volta in volta le serate di dibattito erano dedicate ad un determinato argomento sul quale venivano poste domande o sostenute opinioni. Ma nella gran parte dei casi prima del discorso vero e proprio venne tenuta una conferenza introduttiva. Per la sera del 16 agosto, Rudolf Steiner stesso si fece carico di tenere una di queste conferenze introduttive – insieme a Roman Boos -: parlarono della 'formazione di un giudizio sociale' in tre ambiti della vita: Rudolf Steiner si espresse sulla vita spirituale e su quella economica e Roman Boos su quella giuridica. Il lavoro di studio a Dornach fu portato avanti fino a settembre; il 13 settembre 1920 ebbe luogo l'ultima serata di dibattito nella falegnameria. In origine era stato programmato che, dopo il periodo di transizione a Dornach, le riunioni del lunedì sarebbero continuate a Basilea. Ma non si riuscì più a farlo a causa del sovraccarico dei partecipanti; quest'attività fu poi riorganizzata un intero anno più tardi.

Il 25 settembre 1920 fu inaugurato l'edificio del Goetheanum. Il primo grande evento che ebbe luogo nelle sue sale fu il primo corso universitario antroposofico. Esso durò tre settimane, dal 26 settembre al 16 ottobre 1920. L'iniziatore principale di questo corso universitario fu Roman Boos; come organizzatore formale fra l'altro si presentò una 'associazione goethanismo' che era stata fondata poco tempo prima, il 9 aprile 1920, e che aveva per presidente Roman Boos. Durante questo primo corso universitario si sarebbe dovuto parlare anche dell'ambito del sociale. Quel che Rudolf Steiner si aspettava dai collaboratori in questo settore era in sostanza quanto egli stesso aveva già espresso fin dall'inizio a Zurigo e che adesso chiese anche durante la sua prima conferenza del suo ciclo principale sui 'limiti della conoscenza della natura' (in O. O. 322):

«Per la futura evoluzione dell'umanità abbiamo bisogno di concetti, di rappresentazioni, insomma di impulsi della vita sociale, abbiamo bisogno di idee la cui realizzazione ci consenta di creare stati sociali in grado di dare alle persone di tutti i ceti, di tutte le classi sociali ecc. un'esistenza che si presenti come degna dell'essere umano».

Nel corso delle tre settimane successive, delle note personalità del movimento antroposofico tennero un gran numero di conferenze su questioni relative alla vita sociale: una volta Emil Molt, che parlò del tema L'industria nel passato e nel futuro dal punto di vista della scienza dello spirito, poi Roman Boos, che parlò di scienza sociale fenomenologica, poi ancora Arnold Ith su Banche e formazione dei prezzi e la loro importanza per la vita economica del presente e del futuro e infine Emil Leinhas su Luci e ombre del capitalismo moderno. Gli uditori però non erano pienamente soddisfatti di quanto era stato spiegato e quindi fu espresso il desiderio che Rudolf Steiner stesso accettasse di tenere una conferenza sulla triarticolazione, attenendosi specialmente alla vita economica – inizialmente il programma non lo aveva affatto previsto. Ma Rudolf Steiner non volle tenere semplicemente una conferenza nel senso tradizionale del termine; il 9 ottobre (in questo volume) pregò quindi i partecipanti di «formulare le vostre richieste, le vostre domande in merito, affinché si possa prendere in considerazione e trattare proprio quanto viene percepito come poco chiaro. Così domani sera potrò organizzare la conferenza in modo che emerga proprio ciò che più parti desiderano sapere». Il giorno seguente fu consegnata a Rudolf Steiner una lista contenente in tutto 39 domande. Per rispondere a tutte, egli si vide costretto a trattare le singole questioni in due serate, il 10 e il 12 ottobre.

Oltre a queste due serate dedicate alle domande, Rudolf Steiner partecipò anche a tre riunioni seminaristiche che ebbero luogo il 5, il 7 e l'11 ottobre e che furono dedicate innanzitutto a questioni di prassi economica. A questo lavoro si legava la speranza che la conoscenza fecondata dallo spirito si sarebbe tradotta in un agire economico pieno di vita. Rudolf Steiner sperava in persone realmente pratiche che fossero pronte ad intervenire nella situazione esistente e a trasformarla in base alle nuove idee. Così, durante la seconda serata di seminario, quella del 7 ottobre (in questo volume) egli sottolineò:

«Oggi l'importante non è che discutere astrattamente sulla legge elettorale o chiederci se un'associazione possa essere paragonata ad una corporazione, ecc.; oggi l'importante è che arrivino più persone possibile con iniziativa, perché oggi l'importante non è votare, ma è che le persone giuste si trovino nel posto giusto.»

Le persone giuste al posto giusto: questo era uno dei principali problemi coi quali dovevano lottare entrambe le 'istituzioni bancarie' fondate nel 1920: il Futurum AG, in Svizzera, e il Kommender Tag[2] in Germania. La riunione del 13 ottobre, l'ultimo evento universitario per coloro che erano interessati all'economia (prevista per O. O. 337c), servì a dare un orientamento sullo stato attuale delle due imprese, «che vanno considerate come emanazione assolutamente pratica del nostro movimento antroposofico». Comunque, purtroppo, nel giro di qualche anno emerse che queste due imprese non erano in grado di soddisfare le aspettative che si erano poste.

Ma Rudolf Steiner non aveva a cuore solo una prassi economica corrispondente alla realtà, ma sperava anche in nuovi impulsi nell'ambito della vita spirituale attraverso la creazione di una 'associazione scolastica mondiale' – idea che presentò per la prima volta in questa forma ad un pubblico più vasto durante questo corso universitario. Così egli fece appello ai suoi uditori nel corso della serata dedicata alle domande del 12 ottobre 1920 (in questo volume): «Quel che ci serve è un'associazione scolastica di tutti i Paesi civili, in modo da procurarsi il più velocemente possibile la massima quantità di mezzi. Allora sarà possibile, sulla base di questi mezzi, creare quello che è l'inizio di una vita spirituale libera.» Il passo dall'idea all'azione era quello che Rudolf Steiner si aspettava in ambito sociale.

Ciò apparve chiaramente anche nel secondo corso universitario, che fu a sua volta organizzato dalla Lega Goetheanismo e che ebbe luogo fra il 3 e il 9 aprile 1921. L'andamento del secondo corso universitario si differenziò dal primo in quanto ogni giornata era dedicata ad un determinato argomento. Così fu anche il penultimo giorno del corso, quando Rudolf Steiner tenne una conferenza introduttiva sul tema Scienza sociale e prassi sociale (in O. O. 76). In seguito Eugen Benkendörffer parlò su Le cause della nostra crisi sociale nel modo di produzione del passato recente, mentre Roman Boos spiegò i suoi pensieri su La questione sociale riflessa dal problema del salario e la triarticolazione dell'organismo sociale. La giornata fu completata da un dibattito serale con relative parole conclusive di Rudolf Steiner (in questo volume) ed un rinnovato appello per una prassi sociale consona alla realtà:

«Si tratta di introdurre nella vita spirituale a livello internazionale, lo spirito positivo, così come esso ha voluto essere rappresentato questa settimana, come abbiamo cercato di rappresentarlo.»

Con queste frasi Rudolf Steiner ripeté in sostanza l'esigenza di fondare un'associazione scolastica mondiale come veicolo di una vita spirituale libera. Ma la sua preghiera non fu ascoltata; non si arrivò mai alla fondazione di una simile amministrazione internazionale.

Per entrambi i corsi universitari ci fu una specie di precursore: il ciclo di conferenze L'Antroposofia e le scienze tenuto a Dornach fra il 24 marzo e i 7 aprile 1920, parallelamente al primo corso di medicina. Rudolf Steiner tenne la conferenza introduttiva su Antroposofia e scienza dei giorni nostri (prevista per O. O. 73a), mentre le ulteriori conferenze riguardarono singoli ambiti settoriali e furono tenute da diverse personalità competenti nei singoli ambiti. Di solito Rudolf Steiner pronunciava un'osservazione conclusiva. Per il 6 aprile 1920 Roman Boos si era fatto carico di parlare di Antroposofia e giurisprudenza. Rudolf Steiner fu presente anche a questa conferenza e aggiunse una considerazione conclusiva (in O. O. 337b).

In tutte queste serate di dibattito e di domande ed eventi seminaristici una cosa fu molto chiara: le persone facevano veramente fatica a capire la triarticolazione, perfino quelle che la apprezzavano. Ricadevano sempre nelle vecchie abitudini di pensiero; si arrivava a mancanza di chiarezza e a malintesi, tanto che nella serata di studio del 13 settembre 1920 (in questo volume) Rudolf Steiner giunse alla conclusione: «C'è proprio ancora molto che non è stato capito, di questa idea della triarticolazione». Egli era costantemente impegnato a rendere comprensibile agli uditori cosa c'era di speciale in questa idea. Ma non solo: era anche altrettanto costretto a far notare l'immediata praticità, la pienezza di vita di quest'idea, che aspettava soltanto di essere tradotta subito e direttamente in pratica. Ma era proprio questo, che alle persone riusciva massimamente difficile.


Alexander Lüscher e Ulla Trapp


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Indice1. Prima serata
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Note:

[1] Per approfondimenti sulle iniziative Futurum e Kommneder Tag, cfr. Der Kommende Tag - Il primo tentativo per un impulso sociale tripartito.

[2] Vedere nota precedente.