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Sorgenti dello Spirito

Selezione da "The Social Mission of Waldorf Education" e "Wellsprings of the Spirit" di Gary Lamb



Capitolo XI
L'importanza di relazioni sane tra maestri e genitori nella scuola indipendente

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Steiner diede una grande importanza a relazioni forti e sane tra maestri e genitori. Sostanzialmente, una scuola Waldorf non può compiere la sua missione spirituale e sociale senza la comprensione e il supporto dei genitori della scuola. Questo supporto deve fluire in entrambe le direzioni: i genitori devono comprendere e sostenere la missione della scuola, e i maestri devono comprendere e sostenere ciò che fluisce verso di loro dalla vita famigliare dell'allievo. Per questo motivo, Steiner diede un consiglio coraggioso per il suo tempo: che gli insegnanti tengano incontri regolari con i genitori per coltivare una comunicazione continua ed una reciproca comprensione. La vita del bambino si dispiega sia in casa sia in classe, e gli incontri tra insegnanti e genitori possono fornire un collegamento essenziale tra queste due parti della vita del bambino. Questi incontri danno l'opportunità agli insegnanti di conoscere le idee, i desideri e le sfide dei genitori, e ai genitori la possibilità di apprendere circa la vita dei loro bambini in classe. Gli incontri forniscono anche ai genitori una via per sviluppare nel tempo la comprensione di una caratteristica fondamentale che contraddistingue l'educazione Waldorf, e cioè che i maestri Waldorf, nell'intento di offrire la migliore educazione possibile alla luce delle necessità del nostro tempo e di educare i bambini alla loro stessa libertà, osservano continuamente e rispondono a ciò che spontaneamente nasce dal bambino. Di conseguenza, gli insegnanti Waldorf non possono rifarsi a programmi rigidamente definiti così come avviene nelle scuole statali.

Attribuiamo la massima importanza alla nostra relazione con i genitori dei nostri bambini della scuola Waldorf e, in modo da garantire completa armonia e accordo, teniamo delle riunioni serali con i genitori piuttosto di frequente, che sono frequentate dai genitori dei bambini che vivono nelle vicinanze. Durante questi incontri le intenzioni, i metodi e i vari progetti della scuola vengono discussi – naturalmente in maniera più o meno generale – e, per quanto più possibile in queste riunioni, i genitori hanno l'opportunità di esprimere i loro desideri e a ciò viene dato comprensivo ascolto. In questa maniera viene di fatto fornita l'opportunità di elaborare ciò che vorremmo raggiungere nella nostra educazione e soprattutto di farlo nell'ambiente sociale nel suo insieme, dal quale tali obiettivi traggono in realtà la loro origine. I maestri sentono le idee dei genitori per quanto riguarda l'educazione dei loro figli; e i genitori sentono – è nostra pratica parlare sempre con la massima sincerità e schiettezza – ciò che sta avvenendo nella scuola, quali sono i nostri pensieri sull'educazione e sul futuro dei bambini e perchè reputiamo necessario avere scuole che coltivano un approccio libero all'educazione. In breve, con questi mezzi la reciproca comprensione tra insegnanti e genitori non è di natura astratta e intellettuale, ma viene realizzato un continuo contatto umano.

Sentiamo che questo contatto è molto importante, poichè non abbiamo altro da cui dipendere. In una scuola statale tutto è rigidamente definito. Là uno sa con assoluta certezza gli obiettivi che un insegnante deve tener ben presenti, sa per esempio che ai nove anni di età il bambino deve aver raggiunto certi standard, e così via. Tutto è pianificato con esattezza. Da noi tutto dipende dalla libera individualità di ogni singolo maestro. In realtà non c'è un dirigente scolastico come siamo abituati a intenderlo, ma ogni maestro regna sovrano. Al posto di un dirigente scolastico o di un preside, abbiamo il collegio degli insegnanti, in cui vi è uno studio comune ed un comune sforzo verso un ulteriore progresso. Vi è quindi uno spirito, uno spirito concreto che vive nel collegio degli insegnanti che lavora liberamente, che non è tirannico, che non emette dichiarazioni, leggi o programmi, ma ha la volontà di progredire continuamente per fare progetti sempre migliori, nell'incontrare le esigenze dell'insegnamento. Oggi i nostri insegnanti non possono assolutamente sapere che cosa sarà bene per la scuola Waldorf tra cinque anni, poichè in questi cinque anni essi avranno appreso molto e a partire da questa conoscenza dovranno considerare ex novo ciò che è bene e ciò che non è bene. Allo stesso modo, ciò che le associazioni per la riforma educativa decidono essere valido, ha poche conseguenze sulla scuola Waldorf.

Le questioni educative non possono essere pensate in maniera intellettuale, possono nascere solo dall'esperienza dell'insegnamento. Ed è questa elaborazione dell'esperienza che interessa il collegio degli insegnanti. Poichè siamo in questa situazione, poichè viviamo in una continua evoluzione per quel che riguarda ciò che noi stessi effettivamente vogliamo, abbiamo bisogno di un diverso tipo di sostegno rispetto a quello dato alle scuole ordinarie da parte delle autorità educative, che ordinano cosa dev'essere fatto. Abbiamo bisogno del sostegno di quell'elemento sociale in cui i bambini stanno crescendo. Abbiamo bisogno del sostegno interiore dei genitori in relazione a tutte le domande che continuamente si presentano quando il bambino viene a scuola, perchè viene a scuola dalla casa dei suoi genitori. [1]

Una scuola Waldorf così come la immaginò Steiner, è un organismo vivente olistico. Il suo organo centrale sono gli incontri del corpo insegnanti (il Collegio degli insegnanti). E le riunioni con i genitori. Le riunioni del Collegio sono il luogo in cui tutti gli insegnanti della scuola condividono le loro esperienze ed osservazioni. Queste esperienze pratiche condivise forniscono agli insegnanti un'educazione vivente. Da questo lavoro insieme, il corpo insegnanti può guadagnare vitalità e divenire un tutto unito. A loro volta, le riunioni con i genitori forniscono un collegamento per gli insegnanti con la vita che il bambino ha a casa. Siccome gli insegnanti Waldorf non basano il loro lavoro su piani di studi astratti e ideali, bensì sulla vita stessa, è essenziale che gli insegnanti abbiano questo collegamento con i genitori in modo da comprendere veramente la vita dei bambini e quindi sapere cosa fare nel loro insegnamento.

Ho detto che una scuola dovrebbe essere un organismo in cui ogni singolo elemento è parte integrante del tutto. Le fila delle diverse attività, che devono essere portate avanti perché l'intero organismo della scuola Waldorf possa vivere, vengono raccolte nelle riunioni degli insegnanti molto frequenti. Nel corso dell'anno, io stesso sono presente nella maggior parte di questi incontri. Non si fanno semplicemente con lo scopo, dovremmo dire, di preparare verbali della scuola, discutere di dettagli amministraivi o punizioni che devono essere comminate ai bambini quando hanno infranto delle regole o cose del genere. Questi incontri sono davvero la "scuola" vivente per il collegio degli insegnanti – un'accademia di formazione permanente, per così dire. Lo sono davvero, e questo perchè ogni esperienza pratica acquisita dall'insegnante nella scuola diventa, a sua volta, parte della sua stessa educazione. E colui che trae per sé stesso una simile auto-educazione dal suo insegnamento, acquisendo da una parte una profonda intuizione psicologica dell'aspetto pratico dell'educazione e delle diverse qualità, caratteri e temperamenti dei bambini, troverà sempre qualcosa di nuovo, per se stesso e per tutto il collegio degli insegnanti. Tutta l'esperienza e la conoscenza acquisite dall'insegnamento dovrebbero essere "messe in condivisione" in questi incontri. In questo modo il collegio degli insegnanti diviene nello spirito e nell'anima un tutto in cui ogni membro conosce ciò che l'altro sta facendo, quale esperienza gli è stata insegnata e quale progresso ha fatto come risultato del suo lavoro con i bambini nella classe. Il collegio degli insegnanti diventa, in effetti, un organo centrale da cui fluisce tutta la linfa vitale dell'insegnamento pratico e aiuta il maestro a mantenere la sua energia e la sua vitalità. Probabilmente il migliore di tutti gli effetti è che questi incontri permettono all'insegnante di mantenere la sua vitalità interiore al posto di invecchiare nell'anima e nello spirito. Dev'essere l'obiettivo costante dell'insegnante il mantenere una freschezza giovanile dell'anima e dello spirito, ma questo può essere fatto solo se una vera linfa vitale scorre in un organo centrale, così come il sangue umano scorre nel cuore, e poi di nuovo fuori di esso. Ciò è concentrato come un sistema di forze animico-spirituali nella vita degli incontri degli insegnanti alla scuola Waldorf.

Così come al centro della vita della scuola le riunioni degli insegnanti sono essenziali, alla periferia le riunioni serali che si tengono con i genitori alla scuola Waldorf sono della massima importanza. Almeno una volta al mese, in ogni caso periodicamente, cerchiamo di organizzare delle serate in cui i geniotri dei bambini della scuola si riuniscono per incontrare i maestri in modo che possa crearsi un legame con la vita domestica dei bambini. Attribuiamo grande importanza a questa comprensione per la vita scolastica del bambino da parte dei genitori. Poichè non definiamo programmi e tempistiche per l'insegnamento, ma le traiamo dalla vita stessa, non possiamo adottare l'atteggiamento che dice: "Ho fatto la cosa giusta perchè ho svolto l'orario definito da un'autorità esterna." Dobbiamo imparare a sentire qual è la cosa giusta da fare in vivente comunicazione con coloro che ci hanno mandato i loro figli alla scuola. E le eco che raggiungono gli insegnanti quando ci sono queste riunioni serali con i genitori, portano vita a ciò di cui i maestri hanno particolare bisogno per mantenere la loro vitalità. [2]

La missione sociale e spirituale di una scuola Waldorf è quella di educare esseri umani liberi perché lavorino nel mondo ognuno in accordo con la sua vocazione. Questo processo educativo riuscirà nella misura in cui gli studenti saranno armoniosamente circondati ed abbracciati da maestri e genitori insieme.


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Note:

[1] Rudolf Steiner, "Importanza della conoscenza dell’uomo per la pedagogia e della pedagogia per la cultura". Da una conferenza tenuta il 22 luglio 1924 ad Arnheim (OO310).

[2] Rudolf Steiner, "Vita spirituale del presente ed educazione". Da una conferenza tenuta ad Ilkley il 17 agosto 1923 (OO307).