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La missione sociale della pedagogia Waldorf

Selezione da "The Social Mission of Waldorf Education" e "Wellsprings of the Spirit" di Gary Lamb



Capitolo XIX
Paradossi, equivoci e false affermazioni sull'educazione Waldorf

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Uno dei principi fondamentali dell'Associazione per la Tripartizione dell'Organismo Sociale è quello di lavorare per un sistema scolastico libero, renderlo libero dallo Stato, in modo che lo Stato non supervisioni nemmeno le scuole.[1]

Se non avete il coraggio di lottare per la liberazione della scuola dallo Stato, allora l'intero Movimento per la Scuola Waldorf non è di alcuna utilità.[2]

La nostra educazione si occupa del metodo di insegnamento ed è essenzialmente un modo nuovo, un'arte dell'educazione, in modo che ogni insegnante possa portarlo nel suo lavoro, in qualsiasi scuola si trovi. (...) Il nostro compito è (...) quello di dare delle indicazioni sul modo di insegnare che sorgano dalla nostra conoscenza antroposofica dell'uomo.[3]

Fin dall'inizio non siamo mai stati interessati ai principi di un metodo educativo che potesse successivamente essere in qualche modo incorporato al sistema educativo legalizzato. Quello che ci interessava era la realtà, l'assoluta, vera, realtà.[4]

Mostreremo ora come diverse affermazioni od opinioni che circolano, riguardanti qualcosa che Rudolf Steiner ha detto, inteso o che riguardano la prima scuola Waldorf, non hanno alcun fondamento nella realtà o non hanno alcuna correlazione con le circostanze attuali. Queste falsità portano confusione, deviano l'attenzione da compiti sociali fondamentali e indeboliscono la possibilità di sviluppare una strategia per l'avanzamento della libera educazione Waldorf in tutto il mondo.

Ma prima di tutto, chiediamoci che cosa intendeva Rudolf Steiner con il metodo d'insegnamento Waldorf quando diceva: "La nostra educazione si occupa del metodo di insegnamento ed è essenzialmente un modo nuovo, un'arte dell'educazione, in modo che ogni insegnante possa portarlo nel suo lavoro, in qualsiasi scuola si trovi. (...) Il nostro compito è (...) quello di dare delle indicazioni sul modo di insegnare che sorgano dalla nostra conoscenza antroposofica dell'uomo." Questa affermazione potrebbe sembrare a qualcuno come un paradosso, poichè sembra contraddire il pensiero presente in altre citazioni, che enfatizza la necessità di separare l'educazione dallo Stato.

Nel ciclo di conferenze di Berna, in Svizzera, da cui è stata tratta la citazione sul metodo di insegnamento, ed in un ciclo simile, "La pedagogia antroposofica e le sue premesse"[5], tenuto poco prima a Stoccarda, in Germania, Steiner è piuttosto chiaro riguardo al fatto che le scuole Waldorf non insegnano l'Antroposofia, ma piuttosto l'Antroposofia è la fonte e la base del metodo di insegnamento. Com'egli lo descrive, il metodo Waldorf sgorga dall'Antroposofia e dalla comprensione antroposofica dell'essere umano. Dal vasto materiale sul metodo d'insegnamento Waldorf, appare evidente che l'arte dell'insegnamento va ben al di là di semplici tecniche esteriori, ed include: il coltivare la conoscenza di corpo, anima e spirito in relazione all'essere umano, il comprendere le forze spirituali che un bambino porta con sè sulla Terra dalla vita pre-terrena, il comprendere 98 la necessità dello sviluppo morale del maestro, sviluppare una sensibilità religiosa dell'anima da cui poi scaturirà l'insegnamento, meditare sui bambini a cui si sta insegnando e vedere l'insegnamento come un compito sacerdotale. Tutto questo fa parte del metodo di insegnamento Waldorf, così come lo delineò Steiner.

Con questo in mente, prendiamo ora in considerazione l'apparente incongruenza e contraddizione tra l'affermazione fatta da Steiner a Berna, in Svizzera, e altre affermazioni, alcune viste anche in questo libro. Perchè ed in quale contesto disse che il metodo di insegnamento Waldorf può essere applicato in qualsiasi scuola in cui un insegnante stia lavorando, se uno dei compiti sociali dell'educazione Waldorf è quello di liberare l'educazione dal controllo dello Stato e creare un movimento della scuola indipendente? Prima di tutto è importante notare che fu solo in Svizzera e in determinate occasioni che Steiner parlò in questa maniera. Era dell'idea che il concetto di democrazia a quel tempo in Svizzera fosse diverso rispetto al resto d'Europa. Di conseguenza per gli svizzeri non era nemmeno considerabile la possibilità di scuole indipendenti che competessero con le scuole statali. Per questo Steiner sostenne che l'unico modo per sviluppare un movimento per la Scuola Waldorf indipendente in Svizzera era quello di introdurre e creare scuole Waldorf indipendenti come scuole modello che dimostrassero un nuovo "modo di insegnare che sorge da una conoscenza antroposofica dell'uomo" per il beneficio di tutte le scuole. L'obiettivo principale di Steiner non era quello di creare scuole Waldorf gestite dallo Stato, ma di creare una base concettuale e una giustificazione per creare scuole indipendenti in Svizzera. [6]

Non vi è alcuna correlazione tra la situazione esistente in Svizzera al tempo di Steiner e l'attuale situazione dell'educazione privata negli Stati Uniti. Circa l'unidici per cento dei bambini in età scolare negli Stati Uniti frequentano scuole private. Non c'è necessità di porre le scuole Waldorf come scuole modello per giustificare la loro esistenza. Nonostante ciò, questa citazione di Steiner viene ora utilizzata per motivare gli sforzi di incorporare il metodo Waldorf nel sistema statale attraverso scuole charter e magnet.

Consideriamo ora una serie di false idee e di fatti erronei che sono circolati di recente e che minano qualsiasi comprensione della relazione della prima scuola Waldorf con la triarticolazione sociale e la libertà educativa.

La prima scuola Waldorf fu finanziata con soldi pubblici (dal governo)[7].

Per chiunque abbia studiato il materiale disponibile circa i primi anni della Scuola Waldorf sotto la direzione di Steiner e la sua relazione con il movimento per la libertà educativa e la tripartizione della vita sociale, l'idea che la scuola sia stata sovvenzionata dallo Stato non è nemmeno vagamente pensabile. I fatti irrefutabili qui presentati dimostrano la falsità di una tale idea, così come le parole che abbiamo riportato di F. Hartlieb, ispettore scolastico dello Stato del Württemberg, quando nel 1926 affermò che la scuola "non è sostenuta finanziariamente nè dallo Stato nè dalla città di Stoccarda, ma si poggia interamente sulle sue risorse."[8]

Rudolf Steiner voleva che la prima scuola Waldorf fosse "pubblica", cioè una scuola dello Stato o del Governo. [9]

Di nuovo, uno studio oggettivo delle intenzioni di Steiner e di Molt e delle loro azioni nei riguardi della prima scuola Waldorf mostrano che questo pensiero non è veritiero. L'origine di questa idea errata è una traduzione sbagliata dal tedesco di alcuni passaggi in "Le basi pedagogiche della Scuola Waldorf", un saggio apparso nel periodico "The Threefold Social Order". Nella frase in questione, che è stata maltradotta, si legge: "E' ora programmato che la Scuola Waldorf sarà una scuola pubblica". Il temine "pubblica" è una traduzione della parola Volksschule. La traduzione corretta di Volksschule nel saggio è scuola primaria o elementare, con cui si intende una scuola per bambini fino ai 14 anni, non una scuola pubblica. Questo stesso saggio appare anche nel libro "The Renewal of the Social Organism"[10], pubblicato dalla Anthroposophic Press, e la parola Volksschule è qui tradotta correttamente come "scuola primaria", non scuola pubblica[11]. Dal contesto del saggio è piuttosto chiaro che Volksschule può solo significare scuola elementare, poichè l'intero saggio è una descrizione del metodo pedagogico utilizzato con gli studenti fino ai 14 anni, e lo stesso saggio è una parte di una serie di saggi sulla triarticolazione dell'organismo sociale, che spiega perchè l'educazione e la vita culturale devono essere completamente separate dallo Stato e dall'industria. [12]

La visione di Rudolf Steiner sull'educazione, comprese le scuole Waldorf, era che esistessero all'interno del sistema educativo statale, che provvederebbe all'educazione ma lascerebbe l'educare ai maestri. [13]

E' chiaro dagli scritti e dalle conferenze di Steiner sull'organismo sociale triarticolato, che lo Stato non dovrebbe più supervisionare, fare ispezioni, procurare mezzi o finanziare l'educazione. La relazione dello Stato con l'educazione si limiterebbe a cose come il sostenere le norme di sicurezza, i contratti, il diritto del bambino all'educazione e l'applicazione dei diritti civili.

Potrebbe essere un passaggio nel libro di Steiner "La tripartizione dell'organismo sociale e la libertà dell'educazione" la fonte di questa idea errata. In esso si legge: "La cultura umana è maturata verso la libertà nella cornice dello Stato, ma non può esercitare questa libertà senza la completa autonomia d'azione." Ma questa affermazione è preceduta e seguita da alcuni pensieri che rendono chiaro che Steiner non stava suggerendo che la completa autonomia nell'educazione non possa mai realizzarsi all'interno della cornice di uno Stato: "Affinchè potesse emergere una nuova era nelle relazioni umane, era necessario che quei circoli che controllavano l'educazione e la cultura fossero destituiti da questa funzione e che questa fosse trasferita allo Stato. Tuttavia, persistere in questa modalità è un grave errore sociale (...) la natura che la vita spirituale ha assunto richiede che essa costituisca una parte completamente autonoma dell'organismo sociale." [14]

Durante un dibattito in seguito ad una conferenza per giovani insegnanti della scuola pubblica in Germania, Rudolf Steiner osservò: "Qualcuno ha anche detto che non importa se la persona responsabile dello sviluppo di pensiero, sentimento e volontà nel bambino lo fa all'interno o fuori dalla struttura dello Stato. Sebbene questa domanda sia venuta fuori due volte, davvero non la capisco. La cosa importante è che non sottraiamo agli insegnanti la forza della loro personalità rinchiudendoli entro i confini delle leggi del governo. Dovete solo considerare cosa significherebbe se ciò che entra nella testa del bambino non venisse dal libero lavoro del maestro ma attraverso regolamentazioni, piani di studi e obiettivi determinati dallo Stato." [15]

Steiner non suggerì mai che fosse possibile creare uno spazio libero per l'educazione sotto l'egida e con il supporto dello Stato. Piuttosto dichiarò che l'educazione dev'essere completamente rimossa dalla responsabilità dallo Stato.

Rudolf Steiner fece un accordo con lo Stato in cui acconsentì che gli studenti potessero e dovessero essere esaminati in terza, sesta e ottava classe. [16]

Come esposto nel capitolo 2, uno dei tre compromessi che Steiner fece con le autorità governative fu che gli studenti raggiungessero obiettivi di apprendimento equivalenti a quelli della locale scuola pubblica al termine della terza, sesta e ottava classe. Il fatto che Steiner fosse volonteroso di accettare questi compromessi viene spesso utilizzato allo scopo di superare le odierne preoccupazioni circa le scuole pubbliche orientate alla pedagogia Waldorf che devono sottostare a sempre più numerosi esami e standard per i piani di studio statali. Fino a che punto questo compromesso significasse effettivamente che i bambini fossero soggetti ad esami statali, viene rivelato dai seguenti passaggi. Essi sono presi da appunti delle conferenze che tenne agli insegnanti nella prima scuola. I primi estratti sono tratti da una conferenza per gli insegnanti nell'aprile 1922, il terzo anno della Scuola Waldorf.

"Nelle materie più importanti dobbiamo portare i bambini al punto che li renda in grado di passare degli esami."[17] Presa fuori dal contesto questa citazione è ambigua riguardo al fatto se gli studenti dovessero effettivamente affrontare un esame.

Per chiarire continuiamo: "Potremmo dare loro delle pagelle supplementari in cui si dice che l'alunno ha raggiunto gli standard della [classe] sesta o terza in questa e quest'altra materia nel seguente modo. Non dobbiamo usare voti. Lo scriveremo in poche parole ragionevoli. Questo vale per [le classi] terza, sesta, ottava e dodicesima. Ci siamo impegnati a farlo. Questa pagella speciale dev'essere fatta per l'ottava [classe]." Steiner suggerisce che una pagella scritta nella maniera tipica delle pagelle Waldorf – un sunto scritto delle abilità dello studente fatto dal suo o dalla sua insegnante – sia sufficiente e addirittura preferibile a qualsiasi tipo di voto con una lettera o numerico. Non viene data indicazione 108 sul fatto che gli studenti debbano venire esaminati in alcun modo speciale dalla scuola, figuriamoci dallo Stato, per dimostrare la loro abilità accademica al fine di onorare gli obblighi del compromesso.

Continuando: "Se i bambini non stanno lasciando la scuola, non è necessario. Le scriviamo per chi ne ha bisogno. Nelle classi superiori ne hanno bisogno semplicemente come pagelle d'uscita." L'interpretazione di Steiner del suo accordo con lo Stato era che solo quegli studenti che avrebbero lasciato la Scuola Waldorf, che inizialmente aveva solo otto classi, avrebbero avuto bisogno di una speciale pagella che descrivesse i loro risultati accademici. E' evidente che Steiner non voleva che gli studenti fossero sottoposti ad esami o valutati in nessun modo particolare se non tramite ciò che il maestro avrebbe preparato come pagella scritta supplementare parlando delle loro abilità accademiche in determinate materie.

Forse un'idea più chiara di quello che Steiner pensava, almeno su uno degli esami dello Stato al suo tempo, può essere offerta dal seguente passaggio che proferì nel quarto anno della scuola riguardante la Abitur, che sono una serie di esami richiesti agli studenti della dodicesima classe che vogliono andare all'università.

La nostra preoccupazione prinicipale è che nella nostra ultima classe, è triste da dire, siamo di fatto costretti a negare i nostri principi di Scuola Waldorf, perchè non possiamo applicare un piano di studi che si accordi ad essi. Dobbiamo semplicemente dire che nell'ultimo anno dobbiamo insegnare loro tutte le materie che vengono insegnate nelle scuole secondarie locali, e farle nel modo in cui loro le fanno. Infatti già temo l'ultima metà dell'anno quando dovremo fermarci con tutto il resto e concentrarci interamente sulle materie d'esame. Perchè non si può quasi immaginare un'altra maniera per portare i ragazzi agli esami. E' una vera preoccupazione.[18]

Ovviamente, Steiner non era un sostenitore entusiasta degli esami statali. E' interessante notare come tutta la questione della Abitur venne risolta ai tempi di Steiner: il corpo docenti, in parte anche su richiesta degli studenti, decise di mantenere il piano di studi Waldorf intatto durante i quattro anni di scuola superiore e, come compromesso, offrirono uno speciale corso separato di preparazione all'esame in un tredicesimo anno.


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18. Capitolo20. Capitolo
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Note:

[1] Rudolf Steiner. "Nuova struttura dell'organismo sociale", Stoccarda, 9 giugno 1919 - OO330).

[2] Rudolf Steiner. Citato in "How Important Is it That Schools Be Independent Today?", di Helmut von Kügelgen in "The Threefold Review", Numero no. 2, Inverno 1989, p. 4. Originariamente publbicato in "Erziehungskunst", Giugno 1964. Steiner fece questa affermazione davanti agli studenti del "Primo Corso Universitario" in Dornach, Svizzera, Ottobre 1920.

[3] Rudolf Steiner. "La pedagogia antroposofica e le sue premesse", 5 conf. con 3 risposte a domande e un discorso: Berna 13, 14, 14 (discorso),15, 16, 17 apr. 1924

[4] Rudolf Steiner. "Importanza della conoscenza dell'uomo per la pedagogia e della pedagogia per la cultura", 10 conf. di cui una con risposte a domande: Arnhem (Olanda) luglio 1924

[5] Rudolf Steiner. "La pedagogia antroposofica e le sue premesse", Op. cit.

[6] Rudolf Steiner. "Rudolf Steiner’s Contribution during the Meeting of the Swiss School Association", 28 dicembre 1923. "The Christmas Conference", Hudson, NY: The Anthroposophic Press.

[7] Cfr. Christopher Clouder: "In Dialogue with the Worldly Powers:Waldorf Education in the European Union", Renewal, Fair Oaks, CA: "Association of Waldorf Schools of North America", Primavera/Estate 2003

[8] F. Hartlieb: "The Free Waldorf School at Stuttgart", Londra: Anthroposophical Publishing Company, 1928, p. 6.

[9] Da una trascrizione audio del workshop condotto da Merrill Badger presso la scuola (independente) Enchanted Desert Waldorf a Tucson, Arizona.

[10] Cfr. nota 1 del Cap. I. N.d.C.

[11] Rudolf Steiner. "La base pedagogica della scuola Waldorf", in OO24

[12] Rudolf Steiner. "The Threefold Social Order and Educational Freedom", in OO24

[13] Martyn, Rawson. "What Is the Spirit of the School Trying to Tell Us?", Paideia, Forest Row, England: Steiner Waldorf Schools Fellowship, Numero 16, Aprile 1998, p. 10.

[14] Cfr. nota 1 del Cap. I. N.d.C.

[15] Op. cit., Rudolf Steiner. “The Tasks of Schools and the Threefold Social Organism.”

[16] Vedi nota 9

[17] Op. cit., Rudolf Steiner "Conferenze per gli insegnanti della Libera Scuola Waldorf a Stoccarda dal 1919 al 1924", 28 aprile 1922, OO300b

[16] Ibid., p. 15. Conferenza del 25 aprile 1923.