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La missione sociale della pedagogia Waldorf

Selezione da "The Social Mission of Waldorf Education" e "Wellsprings of the Spirit" di Gary Lamb



Capitolo IV
L'Associazione Mondiale della Scuola

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Sono convinto che non vi sia nulla di più importante per lo sviluppo sociale dell'umanità, della fondazione di una tale associazione mondiale della scuola, che risveglierebbe una vera sensibilità per una vita culturale e spirituale libera, in una più ampia cerchia di persone[1].”

Dobbiamo destare un idealismo che abbia la volontà di porre le sue risorse economiche al servizio degli ideali dell'umanità. La scienza dello spirito antroposoficamente orientata deve affermarsi nella vita pratica con il suo pensare. Il suo pensare non deve semplicemente vivere fra le nuvole, ma deve penetrare fino a terra, nelle sue risorse economiche[2].”

Rudolf Steiner



“[Non c'è] niente di più importante per lo sviluppo sociale dell'umanità”, sono parole davvero potenti, se consideriamo quali erano gli ideali di Steiner e tutte le attività in cui era impegnato al momento di questa affermazione, nel 1921, appena quattro anni prima della sua morte. Non è possibile comprendere la vera missione dell'educazione Waldorf senza prendere in considerazione gli sforzi di Steiner per lanciare questa organizzazione mondiale, sebbene essa non si realizzò mai. Come già detto, Rudolf Steiner era sempre alla ricerca di modi per fornire un supporto finanziario non solo alla Scuola Waldorf ma anche ad altre imprese collegate all'antroposofia.

Steiner si rese presto conto che per poter aiutare a crescere le tante iniziative valide esistenti e le nuove ad emergere, sarebbe stato urgentemente necessario uno sforzo diffuso per raccogliere fondi in maniera continuativa. A partire dal luglio 1921 per circa i due anni successivi, egli promosse l'idea di una Associazione Mondiale della Scuola (Weldschulverein in tedesco, tradotto anche come Associazione Mondiale delle Scuole). Egli vedeva in questa associazione internazionale tre compiti fondamentali:

1. Centralizzare la raccolta dei fondi e la distribuzione delle donazioni di denaro per cause antroposofiche. Steiner pensava che un fondo centralizzato sarebbe stato utile onde evitare la competizione nella raccolta dei fondi che stava cominciando a verificarsi tra le varie iniziative antroposofiche. Sperava inoltre che un'organizzazione centralizzata avrebbe potuto raggiungere una base di supporto molto più ampia di quanto non avrebbero potuto fare organizzazioni a livello individuale e locale. Spiegò tutto questo agli insegnanti nella Scuola Waldorf il 29 luglio 1920.

“La mia idea è quella di centralizzare l'intera organizzazione finanziaria. Vogliamo un'organizzazione finanziaria centrale in modo che tutto il denaro donato a fini antroposofici vada ad un'organizzazione centrale. (...) L'intenzione è che tutto il denaro che riceviamo vada in un fondo centrale unificato e venga poi distribuito in base al necessario.”[3]

2. Creare un nuovo ed immediato flusso di introiti per la Scuola Waldorf di Stoccarda e per il complesso del primo Goetheanum a Dornach, in Svizzera. Steiner vedeva nella creazione di una Associazione Mondiale della Scuola la più importante attività sociale a cui una persona avrebbe potuto aderire in quel momento. Egli sperava che un enorme movimento si sarebbe rapidamente diffuso in tutto il mondo e che avrebbe potuto raccogliere rapidamente fondi per le attività antroposofiche.

Le persone chiedono quanti soldi servono per tutto questo. Non si può dire precisamente quanto, perché non c'è mai un limite massimo. (...) Sarebbe possibile creare questa [Associazione] Mondiale [della scuola]... se gli amici che stanno per andare in Norvegia, Svezia, Olanda, o in qualsiasi altro paese – Inghilterra, Francia, America, e così via – risvegliassero in ogni essere umano che riescono a raggiungere la ben fondata convinzione che ci debba essere una [ Associazione] Mondiale [della scuola]. Dovrebbe diffondersi a macchia d'olio per il mondo l'idea che sia necessaria un' [Associazione] Mondiale [della scuola] per fornire i mezzi materiali per la cultura spirituale che viene qui intesa.[4]

3. Influenzare l'opinione pubblica diffondendo l'idea di libertà educativa e di libertà culturale presso un pubblico più vasto. Steiner sentiva che era necessario influenzare l'opinione pubblica in modo da creare un clima in cui leggi a favore dell'indipendenza delle scuole potessero essere introdotte e supportate. Voleva contrastare la tendenza al controllo sempre crescente del governo sull'educazione.

Sapendo che gli insegnanti della Scuola Waldorf avevano già fin troppo lavoro nel dover insegnare ed amministrare la scuola, incoraggiò altre persone a divenire attive nel movimento per la triarticolazione. Le due cose che invece incoraggiò gli insegnanti a fare furono di scrivere e di parlare della loro diretta esperienza, dei risultati ottenuti nella scuola, in altre parole, di far sapere a tutti cosa possono realizzare insegnanti e scuole indipendenti.

Sostanzialmente il movimento delle scuole Waldorf ha senso solo nella misura in cui si batte per la libertà culturale. Steiner collegò l'idea di libertà dal controllo statale con la raccolta del denaro necessario per poter far funzionare scuole indipendenti.


“Un movimento può liberarsi dalla [radice prima del settarismo] si ergerà davanti al mondo, rispettando pienamente le leggi del paese, in modo che non vi sia confusione per quanto riguarda l'aspetto legale. E questo è quello che avevo in mente per quanto riguarda il Movimento Mondiale della Scuola. Volevo creare il giusto clima per l'introduzione di leggi che garantiscano la libertà di fondare scuole interamente dal bisogno di rinnovamento educativo. Le scuole non possono mai essere fondate in modo giusto dalla decisione della maggioranza. Questo è il motivo per cui non possono essere gestite dallo Stato.”[5]

Sono convinto che non vi è nulla di più importante per lo sviluppo sociale dell'umanità della fondazione di una tale associazione mondiale della scuola, che risveglierebbe un vero senso per una vita culturale e spirituale libera, in una cerchia più ampia di persone. Se un tale sentimento esistesse diffuso in tutto il mondo, le scuole Waldorf non si dovrebbero fondare come esperimenti isolati che esistono per grazia dello Stato, ma lo Stato sarebbe allora costretto, laddove una libera vita culturale davvero creasse scuole, a riconoscere queste scuole in se stesse, senza dover sottostare a questa o quella condizione.”[6]

Dobbiamo avere un'attitudine molto pratica. Questa manca se coloro che sono entusiasti delle idee della scuola Waldorf non sviluppano la comprensione della necessità di diffondere l'idea che le scuole devono diventare indipendenti dallo Stato – se non impiegano le loro forze per portare alla liberazione delle scuole dallo Stato. Se non avete il coraggio di lottare per la liberazione delle scuole dallo Stato, tutto il Movimento della Scuola Waldorf non ha alcuna utilità. Poiché ha significato solo se questo movimento cresce in una vita spirituale libera.

Per tutti questi motivi, abbiamo bisogno di ciò che mi piace chiamare un'impresa internazionale, un'impresa internazionale che non diffonda solo i principi di come si possono fondare delle scuole. Questo avverrà da sé se, più di ogni altra cosa, il denaro viene messo a disposizione per queste scuole. Abbiamo bisogno di un'Associazione Mondiale della Scuola in ogni paese civile in modo da rendere disponibili il più rapidamente possibile il più alto numero di risorse. Sulla base di queste risorse, sarà possibile creare l'inizio di una vita spirituale libera. Perciò provate, ovunque andiate, a lavorare per la comprensione della libertà della vita spirituale, non semplicemente attraverso varie imprese “idealistiche”, ma lavorate per la comprensione che porterà il maggior numero di risorse economiche ad essere disponibili per la creazione di scuole e università indipendenti in tutto il mondo.”[7]

Con sua grande sofferenza, i suoi contemporanei non arrivarono a cogliere l'importanza vitale del liberare l'educazione per il bene dell'evoluzione umana e la necessità di avere fondi sufficienti per lavorare a questo ideale. Non vi era la necessaria convinzione ad infuocare la volontà. Nel 1922 Steiner dichiarò apertamente che i suoi sforzi per stimolare la creazione di un'Associazione Mondiale della Scuola erano falliti. Fu un'ammissione amara per lui poiché era convinto che se convinzione e volontà avessero vissuto con sufficiente forza nei cuori dei suoi uditori anche il denaro sarebbe fluito abbondantemente! Talvolta Steiner si espresse in termini di frustrazione e aperta rabbia riferendosi al fallimento delle persone nel comprendere qual era la posta in gioco e cosa sarebbe stato necessario fare:

Quando si fece il tentativo di realizzare il compito di fondare l'Associazione Mondiale della Scuola, come nostro unico mezzo per diffonderci nell'Europa Centrale, questo tentativo fallì. Avrebbe potuto abbracciare l'intero mondo civile. Il tentativo di risvegliare indipendentemente dalle credenze di ognuno l'idea che il sistema educativo doveva cambiare, che era ciò che si cercava di fare con l'Associazione Mondiale della Scuola, fu un avvilente fiasco. C'è un sentimento così terribile nel sentirsi respinti quando ci si appella alla volontà. Non sto dicendo che faccio appello al denaro in questo caso. Abbiamo mancanza di soldi, ma abbiamo una mancanza ancora più grande di volontà. L'interesse esistente non è molto profondo, altrimenti si estenderebbe nei campi giusti. (...)

Sto cercando oggi di parlare in modo da risvegliare l'entusiasmo, in modo che le persone sentano il sangue spirituale scorrere nelle loro anime e che un vasto numero di persone che realizzi questo, si impegnerà, così da stimolare l'opinione pubblica. Devo dire che sempre negli ultimi vent'anni quando ho cercato di parlare un linguaggio che si rivolgesse al cuore delle persone, non solo in senso teorico ma al cuore come organo della volontà, quello che ho sentito, prima nella Società Antroposofica e poi in altri gruppi, mi ha portato sempre a chiedermi: “Ma le persone non hanno orecchi?”. Sembrava che le persone non potessero sentire ciò che si sarebbe dovuto muovere da parole in azioni. L'esperienza del fallimento dell'Associazione Mondiale della Scuola sarebbe stata sufficiente a far disperare una persona. (...)

Per mantenere la Scuola Waldorf e fondare nuove scuole, abbiamo bisogno di una crescente diffusa convinzione (cancellare pubblica) che il fatto di continuare con il vecchio sistema scolastico porterà solo a forze di declino nell'umanità. Questa convinzione è ciò di cui abbiamo bisogno. (...)

Vi prego di scusarmi, ma con un certo rispetto non posso davvero esimermi dal dire che molte persone riconosceranno vero quello che ho appena detto, ma la verità di qualcosa la si riconosce davvero solo facendo qualcosa in quella direzione! Facendo qualcosa in quella direzione! (...) Dobbiamo cercare di lavorare per idee ed ideali in modo che un sempre maggior numero di persone siano permeate da questi.

Se tutti i soldi che oggi le persone spendono per associazioni inutili potessero venire diretti nei nostri canali, allora (il nostro tesoriere) dovrebbe riportare che le nostre risorse economiche sono talmente vaste che dobbiamo cercare di investirle in maniera fruttuosa.

Io non credo proprio che il nostro problema principale oggi sia la mancanza di denaro. Quello che ci manca è la volontà di affermare noi stessi nella vita reale, di insistere affinché alla porzione di vita spirituale che noi riconosciamo come vera sia dato il giusto peso nel mondo. La volontà di convincere tutti dev'essere presente in un sempre maggior numero di persone. Inoltre, deve diffondersi la convinzione che per la salvezza dell'umanità, è necessario che continui a nascere qualcosa come lo vediamo in embrione nella Scuola Waldorf.

Questo è ciò che avrei voluto dire a quei cuori in cui è presente l'impulso della volontà. Possiamo andare molto lontano se solo pensiamo da cosa dipende: dipende da noi usare la nostra volontà per portare davvero l'opinione pubblica là dove dovrebbe essere[8].


E' interessante notare come, sebbene considerasse la creazione dell'Associazione Mondiale della Scuola così importante per una buona crescita del Movimento della Scuola Waldorf e la salvezza dell'umanità, Steiner considerasse questo sforzo come un compromesso sulla maniera in cui si dovrebbe idealmente espandere un'educazione in scuole indipendenti:

Così tanto sul progetto del Movimento per la Scuola Waldorf, un'idea che di per sé non mi alletta. (...) Tutto ciò che riguarda il fare propaganda, l'agitare, mi è estraneo. Aborro queste cose. Ma se abbiamo le mani legate e non vi è la possibilità di fondare scuole libere, occorre prima creare il clima giusto per le idee che possono alla fine portare alla libertà nell' educazione. I compromessi possono venir giustificati in vari casi, ma viviamo in un'epoca in cui è probabile che ogni compromesso ci spinga ancora di più nelle difficoltà[9].


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3. Capitolo5. Capitolo
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Note:

[1] Rudolf Steiner. "Education as an Art", Blauvelt, NY: Rudolf Steiner Publications, 1970, p. 74. Conferenza pubblica tenuta in Olanda a L'Aia 27 febbraio 1921, intitolata "The Science of Spirit, Education and Practical Life."

[2] Rudolf Steiner. "The Threefold Review", Philmont, NY: The Margaret Fuller Corporation, Issue no. 2, 1989, p. 7. Come riportato nell'articolo "How Important Is it that Schools Be Independent Today?" di Helmut van Kügelgen. Steiner fece questa affermazione in Utrecht il 24 febbraio 1921.

[3] Rudolf Steiner. "Faculty Meetings", Op. cit. pp. 138 and 139. Da una conferenza degli insegnanti tenuta il 29 luglio 1920.

[4] Rudolf Steiner. "The New Spirituality and the Christ Experience of the Twentieth Century", London: Rudolf Steiner Press, 1988, p. 25. Da una conferenza tenuta il 17 ottobre 1920 a Dornach, Svizzera.

[5] Rudolf Steiner. "Soul Economy and Waldorf Education, Spring Valley", NY: Anthroposophic Press, 1986, p. 318. Conferenze e discussioni tenute a Dornach, Svizzera, tra il 23 dicembre 1921 e il 7 gennaio 1922. Da una discussione del 3 gennaio 1922.

[6] Rudolf Steiner. "Education as an Art", Op. cit. p. 74. Una conferenza pubblica tenuta a L'Aia, Olandda, il 27 febbraio 1921 intitolata "The Science of Spirit, Education and Practical Life".

[7] Rudolf Steiner. "The Threefold Review", p. 4. Steiner fece questa affermazione nell'ottobre del 1920 a Dornach, Svizzera.

[8] Rudolf Steiner. "Rudolf Steiner in the Waldorf School", Op. cit., pp. 158–163. Dal saluto al secondo incontro ufficiale della Associazione Indipendente delle Scuole Waldorf del 20 giugno 1920.

[9] Rudolf Steiner, Op. cit.,"Soul Economy and Waldorf Education".